ZAMMUTO: “GIRGENTI ACQUE MI INDIVIDUA COME ISTIGATORE E NON ENTRA NEL MERITO DEI DISSERVIZI”

Ancora un intervento di Franco Zammuto della Camera del lavoro Cgil di Sciacca sulla polemica in atto con Girgenti acque, riferita in particolare alla notizia di un’azione di distacco del collegamento fognario anche per chi non paga regolarmente le bollete idriche. Girgenti acque etichettava Zammuto come “accecato da pregiudizi” e in quanto tale responsabile, a loro dire, di “……istigazione alla violenza quando parla di “guerra” dichiarata e di “intimidazioni”. Purtroppo certi casi incresciosi di aggressione sono frutto di affermazioni irresponsabili….”.

“Io non nascondo che per un attimo ha provato una certa soddisfazione ad essere stato elevato al rango di paladino e difensore di circa trecentomila cittadini della ex provincia di Agrigento – dice oggi Zammuto – ma questo attacco personale al sottoscritto non dava merito ai tanti comitati cittadini, che costituiscono il comitato Inter.Co.PA, che giornalmente sono impegnati e si battono per liberarsi di un gestore che dopo otto anni di attività ha dimostrato tutta la propria inefficacia, inefficienza e antieconomica gestione. E’ utile ricordare che la risposta data dal comitato Inter.Co.PA alla quale fa riferimento la nota di G.A. era, come era normale che fosse, a firma del coordinatore Franco Zammuto che ovviamente non rappresentava se stesso. Forse da domani in poi il comitato Inter.Co.PA quando si rivolgerà alla società Girgenti Acque dovrà fare riferimento all’azionista di maggioranza assoluta (con il suo 51%) Campione ? Fare ricadere sul solo coordinatore del comitato Inter.Co.PA le fibrillazioni, i disagi, la rabbia e i fatti incresciosi dei cittadini dell’agrigentino, raccontate dalle cronache sin dal 2010, appare semplicemente meschino quanto goffo. Specie se si tiene conto che Inter.Co.PA si è costituita nell’aprile del 2014. Della nota di G.A. stupisce che si sia limita ad individuare “l’istigatore alla violenza” e a giustificare con l’applicazione delle leggi lo svolgimento delle loro attività, con ciò rinunciando ad entrare nel merito e nella sostanza della valutazioni degli alti “valori nobili” che loro stessi avevano utilizzato, per dare forza al loro operato, quali l’equità e la lotta ai morosi e agli evasori, rinunciando a rispondere ai valori che Inter.Co.PA aveva contrapposto quali “il diritto umano universale all’acqua e il diritto ai servizi igienico sanitari adottati dal Consiglio per i diritti dell’uomo delle Nazioni Unite”, o a valori quali solidarietà, bisogno, necessità, povertà. Se G.A. impiegasse, scrupolo, tempo e impegno e risorse tanto quanto ne dedica a comunicati stampa, ricorsi in giudizio e risposte ai comitati probabilmente riuscirebbe anche a fornire un servizio migliore, tanto agognato da tutti i cittadini da Loro gestiti”.

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