O SINDACO O MEDICO: BONO DI FRONTE ALLA SCELTA. ECCO I DOCUMENTI

Una lettera dell’assessorato agli Enti Locali rimarcherebbe l’incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di medico convenzionato. Dal primo febbraio o sindaco o medico, perentoriamente

Ore convulse a Palazzo di Città. Il sindaco ha convocato i consiglieri della maggioranza per “comunicazioni urgenti”. Il tutto intorno le 18. Ha comunicato che gli è pervenuta una lettera da parte dell’assessorato agli Enti Locali con la quale si rimarca la incompatibilità tra la carica di sindaco e la professione di medico convenzionato. Il sindaco dovrebbe scegliere se continuare a fare il medico, o mettersi in aspettativa e continuare a indossare la fascia tricolore.

Ha comunicato ai suoi alleati che ha ulteriormente scritto una lettera di ulteriori chiarimenti e se messo davanti il bivio sceglierebbe la professione di medico. Dunque, se le cose stanno in tale maniera, le dimissioni del sindaco sarebbero già datate. Intanto, il sindaco è in aspettativa fino al 31 gennaio 2012. Dal primo febbraio deve scegliere: o sindaco, o medico. Le lettere allegate, e che il nostro giornale pubblica prima di tutti, spiegano bene la vicenda.

L’assessorato regionale agli Enti locali  ha scritto ufficialmente dopo il quesito posto da Italia dei Valori e dallo stesso sindaco. 

 Lo scorso 30 novembre 2011, una nota del’ex sindaco Mario Turturici, evdienziava la questione. Nota che il nostro iornale riportò (è ancora in archivio) e che riproponiamo:

“In queste condizioni- continua- ancora più preoccupante è il ricorso sistematico alla menzogna per celare ogni evidenza, mentre appare violata la legge sulla incompatibilità tra la carica di sindaco e di medico della mutua, evidenziata nel sito della Regione Siciliana ( http://www.regione.sicilia.it/famiglia/elettorale/FAQ.htm#Incompatibilità ), avente lo spirito di evitare che nei comuni grossi (sopra i 28500 abitanti) avvenga ogni possibile condizionamento del cittadino elettore da parte di soggetti convenzionati con il SSN. Nel prendere atto di un certo disinteresse su quest’ultimo argomento da parte di alcune forze politiche, mi riservo di assumere ogni iniziativa utile nelle sedi competenti, per il rispetto delle elementari regole della democrazia e della par condicio tra candidati”.

 

 

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