TERREMOTO NELL’MPA: BRUNETTO VA VIA E NON SI CANDIDA

L’ex sindaco scrive una lettera di fuoco al parlamentare Roberto Di Mauro. L’addio, la delusione, la rinuncia a candidarsi

Si tratta di un vero terremoto politico quello che ha scosso l’Mpa. Carmelo Brunetto rompe perchè in rotta di collisione con le “imposizioni” impartite dal deputato regionale Roberto Di Mauro. Scrive una lettera di fuoco con cui comunica le irrevocabili dimissioni dalle cariche di partito, dà l’addio e rinuncia a candidarsi.

Alla base della decisione ci sarebbero “imposizioni” da parte di Di Mauro che hanno turbato Carmelo Brunetto. In primo luogo le delusioni sarebbero sorte a causa della formazione della lista. Ci sarebbero troppi nomi che gravitano nell’ambito sanitario, ma anche nell’ambito delle aree di sottogoverno  “gestite” da persone vicine all’Mpa. A far incavolare Brunetto ci sarebbe il muro di gomma issato da Di Mauro, refrattario alla istanze locali, e in modo particolare a chi in questi anni ha messo impegno e la propria faccia.

Intanto fioccano le interrogazioni parlamentari da parte dei deputati del Pdl per la formazione di liste con personale medico preso a man bassa. Ma questo è altro discorso.

L’uscita di Brunetto dalla casa Mpa sbattendo la porta crea certamente un terremoto. Carmelo Brunetto, raccontano i suoi amici, è fortemente deluso. E pensare che in questi due anni  e mezzol’ex sindaco ha dovuto fare salti mortali per tamponare le carenze di Vito Bono.

Ma tutto questo in politica conta poco e Di Mauro sembra un trattore che non risparmia nulla, neanche le amicizie.

Qui di seguito riportiamo la lettera che Brunetto ha inviato a Di Mauro:

 

Preg.mo On.le
Giovanni Roberto Di Mauro
Via Giovanni XXIII, 40
92100 AGRIGENTO

e p.c.
Preg.mo
Coordinatore cittadino
Arch. Michele Ferrara
Piazza Carmine, 3
92019 SCIACCA

Preg.mo On.le
Con questa lettera, non senza rammarico ed enorme dispiacere, rassegno le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di dirigente del movimento per le autonomie, che Lei autorevolmente rappresenta e presiede in Provincia di Agrigento;  contestualmente ritiro la mia candidatura a consigliere comunale nella tornata elettorale del 6 e 7 maggio 2012: una scelta sofferta, ma convinta, che mi ha provocato ansia e notevole malessere fisico.
Nel 2005 ho rivestito, la carica di segretario cittadino del Movimento Per le Autonomie e nel 2009 quella di Vice sindaco della MIA città.
Nel ringraziarLa per l’opportunità che mi ha offerto (allo stesso modo devo ringraziare i dirigenti che mi hanno permesso di fare questa esperienza e che mi hanno accordato la loro fiducia) non posso esimermi dal precisare che da sempre ho fatto prevalere, sui miei orientamenti personali,  la lealtà a Lei e al movimento; sono stato uomo di partito e come tale ho sposato e portato avanti le scelte dello stesso, anche se talvolta da me non condivise;
Posso dire serenamente che, sin dall’inizio del mio mandato ad oggi, mi sono impegnato con serietà, entusiasmo e spirito di abnegazione: credevo che il movimento per le autonomie volesse far proprio un diverso stile di far politica ridando fiducia ai cittadini, che volesse offrire ai giovani la speranza di nuove possibilità di vita e di futuro, in buona sostanza, quella voglia di fare Politica con la “P” maiuscola, più volte incoraggiata dal Nostro leader Presidente Lombardo.
Mi sono speso in prima persona, cercando di attirare il maggior numero di elettori verso l’Mpa, senza risparmiarmi,  sacrificando  famiglia, lavoro e professione.
Questo è stato il mandato di cui mi sono sentito investito: portare un contributo, una voce, che provenendo dalla società, dai giovani,  venisse ascoltata e magari, a tratti, anche recepita da chi riveste cariche istituzionali come Lei; purtroppo, debbo constatare, con rispetto ma anche con un pò di amarezza, che quelle istituzioni che Lei rappresenta, ad oggi, sono impermeabili e refrattarie ad ogni sguardo, proposta e sollecitazione esterna. Tutte le mie speranze sono state disattese, per cui ritengo vano continuare il mio impegno politico nel movimento per le autonomie.
Non intendo abbandonare la politica….. voglio continuare a farla per dire ciò che penso.
Diceva Leonardo Sciascia: «Non ho, lo riconosco, il dono dell’opportunità e della prudenza, ma si è come si è».
Cordialità                         
Sciacca lì 04.04.2012
                    Avv. Carmelo Brunetto

 

Quali saranno le conseguenze è facilmente intuibile. L’Mpa attraversa un momento particolare con la vicenda legata alla questione giudiziaria che vede coinvolto il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Non vi è dubbio che un inanellarsi di vicende turbolente avranno un riverbero sull’opinione pubblica.

Brunetto aveva fatto stampare i fac simili. Finiranno nel cestino.

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