TERME: IL SINDACO SCRIVE ANCORA A CROCETTA: “SIAMO INDIGNATI, LA SOLUZIONE DELLA REGIONE E’ IMPRATICABILE”

Il sindaco ribadisce che il Comune, se autorizzato, può affidare a terzi la gestione di albergo e stabilimento

“Non è più tempo di corrispondenze epistolari o note dilatorie”. La Regione segua l’unico percorso individuato affinché si avviino “senza indugio” le attività per la riapertura delle Terme e non perda più tempo a ritornare e a insistere su soluzioni già ritenute nelle scorse settimane giuridicamente impraticabili. O cambi le norme”.

È quanto scrive il sindaco Fabrizio Di Paola riscontrando lo stesso giorno, il 30 aprile, la lettera del liquidatore delle Terme mirata ad accertare la “disponibilità del Comune di Sciacca ad assumere la temporanea gestione dell’intero complesso”.

Il sindaco indirizza la lettera al liquidatore, al presidente della Regione, all’assessore regionale all’Economia, all’Ufficio Speciale per la Chiusura delle Liquidazioni annunciando la missione di lunedì a Palermo, nella sede della Presidenza della Regione, con una delegazione del Consiglio comunale: “Non vogliamo deflettere dal perseguire l’obiettivo del complesso termale”.

Il sindaco Fabrizio DI Paola ricorda che sulla proposta di gestione temporanea da parte dell’Ente Locale, lo stesso Comune di Sciacca si era già espresso un mese fa, nella nota del 2 aprile, in cui venivano espressamente evidenziate le perplessità manifestate nel corso della riunione del 27 marzo.

“L’indicazione non è stata frutto di una presa di posizione o di una volontà negativa di questo Ente, ma il risultato di un approfondimento giuridico-ordinamentale dei nostri Uffici da cui è emerso: mancanza di titolo per la gestione dei beni; mancanza di una norma di azione che possa attribuirne la competenza all’Ente Locale; refluenze di carattere finanziario sia sulla corretta gestione del bilancio, sia in temi di limiti e divieti imposti dalle norme di stabilità; impossibilità di assunzione di personale e/o rinnovo di contratti con lavoratori in regime speciale in capo alla Regione; assenza di requisiti imprenditoriali per la gestione diretta di attività commerciali e/o sanitarie”. “E’ appena il caso di rilevare – aggiunge il sindaco – che tutte le questioni sopra evidenziate cesserebbero nel momento in cui la Regione intendesse restituire la proprietà di tutto il complesso termale al Comune di Sciacca attraverso l’abrogazione delle norme relative alla regionalizzazione del patrimonio termale e alla successiva legge sulla privatizzazione”. Ritornando alla questione gestionale, il sindaco Fabrizio Di Paola ricorda che già il 2 aprile “era stato individuato un percorso per la salvaguardia della stagione in corso finalizzato a evitare le negative conseguenze di ordine sociale, occupazionale ed economico, e in precedenza era stata pure fornita una relazione tecnico-economica”.

Pertanto, “la richiesta a cui si fa riscontro non risulta supportata da nuovi elementi e/o indicazioni tecnico-giuridiche che possano indirizzare il Comune di Sciacca a dare la disponibilità ad assumere la temporanea gestione dell’intero complesso”. “A distanza di 28 giorni dalla nostra nota, nel corso dei quali sia gli Organi Amministrativi di questo Ente che numerosi Parlamentari Regionali hanno richiesto pressantemente iniziative utili alla risoluzione della problematica, ed il sottoscritto ha ricevuto telefonicamente parole rassicuranti da parte del Presidente della Regione sull’avvio del percorso individuato (autorizzazione al Liquidatore a pubblicare l’avviso per l’affidamento a privati dell’Hotel e interlocuzione con il Direttore Generale dell’ASP di Agrigento per la gestione dello stabilimento), – dice ancora il sindaco Fabrizio Di Paola – non può non evidenziarsi il segnare il passo da parte degli Organi Regionali, che con il passare dei giorni stanno pregiudicando l’avvio di una stagione turistica che potesse garantire la riapertura dell’Hotel e dello Stabilimento, con le evidenti positive refluenze sia di carattere economico che occupazionale. Non si comprende come l’Amministrazione Regionale intenda subordinare ad una impraticabile soluzione (la gestione diretta del Comune) in presenza di un proprio soggetto, appositamente nominato, che ai sensi degli articoli 2487 e seguenti del Codice Civile è legittimato a svolgere ogni utile attività in merito. In ogni caso, ove si dovesse ritenere, con il relativo supporto normativo, che questo Ente sia legittimato a poter affidare a terzi, in luogo del Commissario Liquidatore, la gestione di tutto il complesso termale, attraverso appositi separati bandi ad evidenza pubblica, si manifesta la disponibilità di questo Ente, previa espressa autorizzazione in tal senso da parte dei competenti Organi Regionali”.

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