TERME, TURTURICI: “SERVE UNA CABINA DI REGIA NAZIONALE INCLUDENDO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO”

“In occasione della seduta del Consiglio Comunale del dicembre dello scorso anno, avevo approvato il documento politico in sostegno delle Terme, pur esprimendo forti critiche, di fronte ad una iniziativa, l’ennesima, che al pari delle altre ritenevo non sarebbe servita a niente”. Lo afferma il consigliere comunale Mario Turturici in una nota, spiegando che l’approvazione del documento “era soltanto in segno di solidarietà nei confronti dei lavoratori che da giorni erano in stato di agitazione. Avevo già in quel tempo evidenziato che la situazione sarebbe precipitata e che non sarebbero bastati più i documenti politici, o le semplici “letterine”, mentre occorrevano azioni concrete ed immediate, pena il fallimento”.

Turturici aveva, nello scorso dicembre, reiterato “due possibili immediate soluzioni”. “L’affidamento a privati (di comprovata professionalità ) della gestione delle Terme con procedure di massima urgenza e, pertanto, anche con procedure a trattativa privata; il coinvolgimento di Invitalia nel processo di valorizzazione del patrimonio termale e salvaguardia dei livelli occupazionali, mediante una rimodulazione dei fondi pubblici stanziati nel contratto di programma relativo all’investimento di Italia turismo, progetto che come è noto prevede la realizzazione di una nuova struttura alberghiera in località Monterotondo, ma che risulta bloccato da un contenzioso giudiziario di non facile e immediata soluzione”.

Per Turturici, la soluzione “non era impossibile da individuare, occorreva solo volontà e capacità di interlocuzione politica ai massimi livelli”.

“La chiusura delle nostre Terme e la auspicata interlocuzione politica si è tradotta in una inutile ed infinita corrispondenza epistolare, con gravi contraddizioni sul piano delle possibile soluzioni gestionali, tra queste la idea ( uscita da chissà quale cilindro) di una gestione addirittura comunale”, aggiunge Turturici.

“La massima autorità della città chieda al ministro degli interni Alfano l’attivazione di una cabina di regia mazionale, invitando a farne parte il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione siciliana ed il Comune di Sciacca”.

“Un “comitato paritetico” che metta attorno ad uno stesso tavolo tutti i soggetti istituzionali che hanno competenza nel processo di valorizzazione del nostro patrimonio Termale, con il compito di coordinare ed autorizzare tutte le necessarie procedure con carattere di urgenza, senza attendere i tempi biblici della burocrazia”, cocnlude Turturici.

 

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