MANCATA PROGRAMMAZIONE FRUIZIONE IMPIANTI SPORTIVI. INTEROGAZIONE DI DI PAOLA (PD)

Interrogazione del consigliere comunale Simone Di Paola sugli impianti sportivi cittadini.

“Scopro da una nota trasmissione Tv che il Pallone Tenda ospita quotidianamente l’attività agonistica di sodalizi di altri comuni a noi limitrofi e devo ammettere che la cosa mi lascia stupito e perplesso. Ora, anche per scongiurare sul nascere inutili e stupide polemiche, sia ben chiara una cosa: non intendo vestire i panni del “leghista” rivisitato e corretto, che pretende di chiudere le porte delle proprie infrastrutture a ragazze e ragazzi di altre Città che fanno ogni giorno diversi Km per praticare il proprio sport e coltivare la propria passione; essi sono ovviamente i benvenuti e la loro presenza deve essere salutata con favore. Ciò detto mi sfugge tuttavia un dettaglio: la Città di Sciacca è strapiena di società sportive che svolgono una funzione sociale irrinunciabile e che riescono ogni giorno a levare dalla strada i nostri giovani ed i nostri bambini, consentendo loro di dedicarsi ad un’attività agonistica, facendoli crescere in modo sano. Molte di queste società, a causa della inadeguatezza dei nostri impianti, decisamente insufficienti per numero e per qualità a soddisfare le esigenze di tutti, sono costrette a sopportare costi enormi per poter svolgere la propria attività; ci sono sodalizi “storici” di Sciacca che a causa della crisi hanno enormi difficoltà ad andare avanti nella propria attività, vessati e martoriati da costi insopportabili, da una burocrazia rancorosa ed ottusa nonchè da una atavica mancanza di cultura sportiva da parte della politica cittadina di ogni colore politico, che vede nello sport un costo inutile non un’opportunità di crescita e di sviluppo. A queste società le porte di impianti come il pallone tenda non sono mai state aperte se non per fugaci eventi, quando invece discipline come il karate, il judo, le arti marziali (solo per fare degli esempi) potrebbero trovarvi asilo ed ospitalità in modo permanente, unitamente al Basket ed alla pallavolo; invece si preferisce, forse perché è più facile non porsi il problema, che esse paghino affitti esorbitanti in locali privati, quando invece con un minimo di programmazione e di inventiva si potrebbe loro alleviare i costi. Mi chiedo dunque sulla base di quali criteri si decida di aprire le porte dei nostri impianti a taluni sodalizi piuttosto che ad altri e chi prenda queste decisioni; mi chiedo come viene fatta la programmazione dei nostri impianti sportivi e quale sia il tavolo che decide; se esistono delle scadenze temporali entro cui presentare istanze di fruizione dei nostri impianti, che dia un minimo di oggettività a tale attività di programmazione; mi chiedo insomma chi decida a chi dare le chiavi delle nostre strutture e a chi no; mi chiedo chi assolva alla funzione di vigilare ad un regolare ed equo pagamento delle tariffe per la gestione degli impianti sportivi che, se tutti pagassero regolarmente, potrebbero garantire all’Amministrazione le risorse necessarie alla costituzione di un fondo comunale per la regolare gestione e manutenzione dei nostri impianti; mi chiedo infine se ci voglia così tanto a valutare l’opportunità di stipulare delle convenzioni con le scuole di Sciacca per mettere a disposizione delle nostre società sportive le palestre che, con costi minimi, potrebbero davvero agevolare l’attività agonistica di tali sodalizi. Insomma, mi chiedo per quali ragioni lo sport deve continuare ad essere, nei fatti, l’ultima ruota del carro di qualunque amministrazione, sia essa di destra, di centro o di sinistra. Rispetto a tali quesiti interrogo l’Amministrazione Comunale”.

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