SISO MONTALBANO: “NESSUNA VOGLIA DI SALIRE SULLA GIOSTRA POLITICA IMPAZZITA”

Riceviamo la lettera dal senatore Siso Montalbano che volentieri pubblichiamo.

Caro direttore leggendo come sempre il tuo ottimo giornale on line mi sono imbattuto in un vostro servizio sulle imminenti elezioni amministrative che fra gli altri ( tanti! ) nomi di possibili candidati del centrosinistra riportava anche il mio. Non avendo dato mai a nessuno la mia disponibilità ad una simile evenienza non capisco come mai possa essere finito in questa processione assai numerosa. Io non ho nè l’età nè la voglia di salire su questa giostra impazzita.

La girandola di così tanti nomi, naturalmente tutti degnissimi, mi provoca il capogiro. Ho peraltro la sgradevole senzazione che tanto proliferare segnali una difficoltà da cui il centrosinistra tarda colpevolmente a liberarsi… ma non mi voglio far prendere dal merito di questioni così rilevanti.

Tanto sentivo di dirti per verità di cronaca e per la precisione delle informazioni che sono una autorevole costante del modo di fare informazione del Corriere di Sciacca.

Nel rinnovarti gli auguri per il vostro prezioso lavoro ed i complimenti per il livello con cui lo svolgete, ti saluto affettuosamente.

Siso Montalbano.

Caro senatore, grazie per la tua precisazione, ma soprattutto per il tuo affetto costante con cui ci segui. Concordo con te quando definisci la politica una giostra impazzita. A me piace il termine marinaresco, è la mia passione, e definisco il mare politico locale come una nave che naviga in mare tempestoso e si trova senza bussola. In questo mare così tempestoso, il centrosinistra ha un moto spinto da venti incontrollabili e dimostra, qualora ce ne fosse di bisogno, la sua ingovernabilità. Basti pensare a Palermo, ad esempio. Ma già la realtà saccense è un valido manuale. E’ riuscito a farsi tanto male in appena due anni dalla sua vittoria. Da questo mare tempestoso non riesce ad emergere un nome capace di rappresentare una sintesi valida e credibile. Addirittura, si vuol presentare come una “raccolta differenziata”, dove in ogni “sacchetto”, pardon, corrente, viene messo un nome. Al di là dell’accostamento con la raccolta differenziata, che intende solo essere un esempio nato anche grazie a quella “giostra impazzita” di cui parli, rimango convinto che il tuo nome potrebbe rappresentare quella bussola della quale dalle parti tue parti politiche si sente la mancanza. Sono fortemente preoccupato per le sorti della nostra città, come lo sei tu. Con stima e affetto, Filippo Cardinale

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