Negli ultimi tre anni persi in Sicilia 4500 posti di lavoro

Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, insieme all’assessore regionale alla pesca, Elio d’Antrassi, presenteranno domani mattina presso la sede della Presidenza, il “Rapporto Annuale sulla Pesca e sull’Acquacoltura in Sicilia 2010″. Si tratta, così come previsto dalla Legge Regionale n.16/2008, della bozza esecutiva del Rapporto 2010 Pesca e Acquacoltura in Sicilia, redatto dal Comitato scientifico dell’Osservatorio Mediterraneo della Pesca, riconosciuto dalla stessa legge come organo di supporto per la politica della pesca della Regione Siciliana, e presieduto dall’ ingegnere Giuseppe Pernice. Il Rapporto costituisce una radiografia approfondita sulle luci ed ombre del sistema ittico siciliano. Il documento fornisce dati sulle risorse ittiche nei mari siciliani, sullo stato della flotta siciliana e sulle conseguenze economiche e sociali dell’attuazione delle direttive comunitarie relative alla riduzione dello sforzo di pesca. Affrontati anche i temi dell'”innovazione tecnologica” e del “risparmio energetico”. Dai dati più significati del Rapporto emerge che: a luglio 2010 in Sicilia risultano attivi 3.017 pescherecci, il cui tonnellaggio medio è di poco superiore alle 20 tonnellate. La diminuzione dei natanti è stata costante: più del 75% degli oltre 1.500 pescherecci che si sono ritirati dall’attività negli ultimi 10 anni sono usciti nel periodo tra il 2000 e il 2005; I posti di lavoro persi nella filiera nell’ultimo triennio sono stati 4500.

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