“…MA LA CERTA SIGNORA RUSSO HA DIRITTO A ESPRIMERE LA SUA OPINIONE”

“Presidente del comitato Ferdinandea le scrive una certa sig.ra Russo. Ho letto le parole che mi ha indirizzato con delusione ma, le assicuro, senza sorpresa. Delusa, perchè dal presidente di un neocomitato, con un ruolo di pubblica rappresentanza, avrei voluto sentire parole di accoglienza, di integrazione, di apertura al confronto e alla dialettica, anche nella diversità delle opinioni che è normale ci sia tra chi condivide un quartiere. Insomma mi sarei aspettata di essere invitata, io e quelli tra i residenti che la pensano come me, alla prossima riunione del comitato, avremmo potuto parlare degli opposti punti di vista e cercare una soluzione condivisa, come è giusto che avvenga all’interno di un comitato. Avrebbe dovuto avere la curiosità, oltre che il dovere di buon presidente, di confrontarsi con chi non la pensa come lei, di conoscerci. E invece lei cosa ha fatto. Non ha accettato le critiche che le ho mosso, anzi le ha rinviate al mittente. Si è soffermato, con notevole caduta di stile, su aspetti della mia vita personale come l’ubicazione della mia camera da letto e il numero degli ingressi del mio condominio. Si è chiesto un sacco di volte dove io ero quando lei combatteva per il bene del quartiere, semplicemente vivevo altrove, sono una nuova residente, forse non posso ancora esprimere la mia opinione? Ha detto chiaramente che non le interessa minimamente se qualcuno nel quartiere dissente dalle sue opinioni e da quelle del comitato che ci dovrebbe rappresentare; ben altro valore invece anno per lei le firme dei non residenti. Lei dovrebbe rappresentare gli interessi e le aspettative di tutti i residenti della zona, sia di quelli che la sera abbassano la saracinesca e vanno a casa sia di quelli che restano e aspirano a dormire sonni tranquilli. Sig. Leone le auguro buon lavoro come presidente e come commerciante, ma io al momento continuo a non sentirmi rappresentata dal “comitato Ferdinandea”.

Questa, la lettera indirizzata alla nostra redazione da parte della cittadina Paola Russo. Una lettera garbata da parte di una cittadina che intende esprimere una riflessione sulla questione che riguarda il senso unico della via Amendola

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