In casa Pdl montano venti di guerra

L’annuncio di Mario Lazzano di volere candidarsi a sindaco alle prossime elezioni amministrative ha messo in seria difficoltà i dirigenti del Pdl saccense. Lazzano ritiene che non si può stare nell’incertezza tra Di Paola e Bono ed ha fatto una proposta che lo riguarda e sulla quale né i dirigenti locali, né quelli provinciali e regionali hanno nulla da dire.

“Sono un uomo di partito e mi adeguo ad ogni decisione – dice l’ex esponente di An oggi in un’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia – ma questa situazione di stallo non può proseguire, io sono pronto a scendere in campo, credo di avere le carte in regola per farlo”.

In effetti, a Lazzano non manca l’esperienza: consigliere comunale dal 1993 al 2003, eletto due volte al consiglio provinciale, gli manca soltanto l’esperienza di amministratore. Tra Bono e Di Paola sceglie il secondo e sottolinea che il partito non può tenere conto dell’esperienza politica del penalista e del risultato del sondaggio. “Rispetto Calogero Bono – continua Lazzano – ma Fabrizio Di Paola vanta un curriculum politico di notevole spessore e meriterebbe questo riconoscimento. Io comunque sono a disposizione chiunque sia il candidato, ma occorre fare presto. E se non si trova una soluzione, sono pronto a scendere in campo”.

La posizione di Lazzano impone adesso a Marinello & C.  di decidere in maniera definitiva, mentre continua il pressing di una vasta area moderata nei confronti di Di Paola, il quale si affida allo “stratega” Ignazio Bivona per trovare la soluzione giusta e realizzare, se ciò fosse possibile, una alleanza moderata più vasta possibile che vada oltre le sigle dei partiti.

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