Imprese: da Roma ok ad attuazione Statuto, trasferite competenze e risorse a Regione
Il decentramento di funzioni in materia di incentivi alle imprese rende possibile l’acquisizione di nuove risorse che potranno essere utilizzate in ambito industriale, energia, miniere e risorse geotermiche per il sostegno finanziario, tecnico-economico e organizzativo di iniziative di investimento e di cooperazione commerciale e industriale nonché per la costituzione di consorzi a livello regionale.
«Saluto con piacere – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – l’ulteriore passo avanti nell’attuazione delle norme dello Statuto siciliano. Apprezzo, in tal senso, l’apertura del governo nazionale, con il quale c’è un costante confronto per attuare tutte le disposizioni, in particolare quelle finanziarie, rimaste ferme agli anni Sessanta, la cui mancata approvazione ha reso di fatto inapplicato il federalismo fiscale nell’Isola. Al vicepresidente Armao, che ho delegato al negoziato nella qualità di assessore all’Economia, va il mio apprezzamento per l’impegno profuso».
Le imprese artigiane siciliane, in particolare, potranno trarne giovamento per l’organizzazione e la partecipazione a mostre ed esposizioni organizzate al di fuori dei confini nazionali per favorire l’incremento delle esportazioni dei prodotti locali, la promozione e il sostegno alla costituzione di consorzi tra piccole e medie imprese commerciali e artigiane. Favoriti anche lo sviluppo della commercializzazione nei mercati esteri dei prodotti agroalimentari locali, la promozione e al sostegno della costituzione di consorzi agroalimentari e consorzi turistico-alberghieri.
«Alla fine di un lungo e articolato negoziato portato avanti dal governo Musumeci – evidenzia il vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao che, su delega del presidente Musumeci, ha partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri – la Sicilia consegue un importante obiettivo grazie alle interlocuzioni con il ministero degli Affari regionali e la presidenza del Consiglio, nonchè al proficuo lavoro della Commissione paritetica che consente di acquisire 38 milioni di euro di risorse annue da destinare alle imprese sotto la forma di incentivi e sostegni finanziari. Si tratta, in questo difficilissimo momento, di una energia finanziaria di grande rilievo che potremo utilizzare in favore delle imprese siciliane».
Al finanziamento delle funzioni trasferite si provvederà sulla base di criteri di riparto definiti con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome e verranno assegnate direttamente alla Sicilia le quote di eventuali stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato, anche conseguenti ad assegnazioni dell’Unione europea, relativi alle funzioni trasferite.