GOVERNO RINUNCIA AL DECRETO “SALVA ROMA”, SFUMA FINANZIAMENTO PER RESTAURO MUNICIPIO DI SCIACCA E TORRE DI PORTO PALO

Su solelcitazione a sorpresa del presidente Giorgio Napolitano, il governo Letta fa marcia indietro e blocca il decreto “salva Roma” che contiene anche un finanziamento di 1 milione di euro per il restauro del palazzo municipale di Sciacca e 500 mila euro per la torre di Porto Palo a Menfi.

Il governo ha formalizzato che intende rinunciare alla conversione del decreto in scadenza il 30 dicembre. Il decreto milleproroghe che verrà approvato dal consiglio dei ministri del 27 dicembre, precisa una nota di Palazzo Chigi, regolerà “le sole situazioni indifferibili, a cominciare dalle norme sulla base delle quali il Comune di Roma ha approvato il proprio bilancio”.

Nello stesso decreto milleproroghe, conclude la nota, “sarà contenuta la correzione, annunciata in Parlamento, alla norma relativa agli affitti di immobili da parte della pubblica amministrazione”. La scelta di rinunciare alla conversione del dl sarebbe maturata dopo un consulto tra il presidente del Conisglio Letta e il capo dello Stato durante il quale al premier Napolitano ha espresso forti perplessità sull’appesantimento emendativo che in Parlamento aveva di fatto tarsformato il dl da lui firmato a suo tempo.

Il decreto ‘salva Roma’ è stato nei giorni scorsi al centro di un durissimo scontro parlamentare. Il provvedimento, la cui approvazione finale era prevista a Montecitorio per il 27 dicembre, è finito in particolare nel mirino della Lega del movimento 5 Stelle. A contestare i contenuti del “salva Roma”, un calderone con provvedimenti di ogni genere per vari enti locali, tra cui Sciacca. L’annuncio della marcia indietro ha scatenato il sarcasmo dell’opposizione.

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