FONDI PER IMMOBILI CONFISCATI ALLA MAFIA, ESCLUSO ANCHE IL COMUNE DI RIBERA

Anche l’amministrazione comunale di Ribera esce male dall’esito del bando sui finanziamenti per la ristrutturazione dei beni confiscati alla mafia, da affidare ad associazioni ed organizzazioni impegnate nel sociale.

Al bando pubblico per la riqualificazione e la riconversione dei beni confiscati alla mafia, il progetto elaborato dal comune crispino, denominato “Radio libera Ribera” non è stato ammesso. E’ risultato l’ultimo dei 33 progetti presentati con punteggio zero. La graduatoria è visibile sul sito del Dipartimento regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. La città di Ribera quindi quasi certamente perderà il contributo di 99.788,26 euro che avrebbe permesso di riqualificare l’immobile di Seccagrande al momento in uso ai Vigili Urbani.

“Il Sindaco Pace – affermano oggi i soci dell’associazione Sos Democrazia – nonostante le nostre sollecitazioni, i dibattiti ed i convegni da noi organizzati sul tema dei beni confiscati alla mafia, si è limitato alle parole, anzi ai soliti comunicati. Intanto, tra una nota stampa del Sindaco Pace e un progetto da zero punti, i quasi 100 ettari di terreni confiscati e assegnati al comune di Ribera rimangono abbandonati così come gli altri immobili che si trovano nel territorio comunale. Beni – continuano – che potrebbero essere riqualificati creando ricchezza per il territorio e decine di nuovi posti di lavoro. Cosa che altri comuni siciliani virtuosi già fanno da anni con risultati molto positivi”.

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