“FARE IL CARNEVALE ESTIVO E’ TECNICAMENTE IMPOSSIBILE PER ALMENO TRE MOTIVI”

Nostra intervista all’ex sindaco Mario Turturici che spiega il significato dell’ordinanza della Corte dei Conti sul bilancio del Comune e sui riverberi

L’ex sindaco Mario Turturici ha spulciato, da buon commercialista, l’ordinanza della Corte dei Conti sui rilievi al bilancio comunale. La sostanza dell’ordinanza, che ci illustra nella nostra intervista, ha un effetto domino che deve considerare anche gli effetti dello sforamento del patto di stabilità.

Dottore Turturici come giudica l’ordinanza della corte dei conti sul Bilancio 2011 arrivata al comune qualche giorno fa?

Nel mio mandato di sindaco (2004/2009) la corte del conti non ha mai chiesto l’adozione di misure correttive, atte a garantire la sana gestione finanziaria dell’ente. Quello che è successo adesso è un fatto estremamente preoccupante, che non ha precedenti. La corte dei conti ha di fatto dichiarato inattendibili alcune poste del bilancio di previsione del 2011 ed ha invitato il Consiglio Comunale ad adottare le necessarie misure correttive, considerando apodittiche le giustificazioni fornite dall’amministrazione. In particolare la corte dei conti ha contestato le maggiori entrate previste per recupero evasione tributaria pari ad € 249.170, 00 , ha rilevato il pericolo di un disequilibrio di parte corrente per i prossimi anni, mentre si e’ riservata di meglio valutare a consuntivo la spesa per il personale, atteso che risulta aumentata rispetto al 2009. Ma il peggio deve ancora arrivare.

Che vuol dire, sia più chiaro.

Questo giudizio della Corte dei conti è basato su dati previsionali, quindi non risente dei dati a consuntivo, in altre parole non tiene conto del fatto che l’amministrazione ha sforato il patto di stabilita nel 2011. Quando apprenderà la poco lieta notizia, saranno dolori!

In che senso?

Il bilancio di previsione per legge deve essere deliberato in pareggio finanziario complessivo. Il che vuol dire che se c’è un disavanzo corrente, ovvero le spese superano le entrate, bisogna intervenire in due modi: o si tagliano le spese, oppure si aumentano le entrate. Il dramma è che, essendosi sforato il patto di stabilità nel 2011, lo Stato nel 2012 applicherà una penale e taglierà quasi 1 milioni di euro, che quindi costituirà una minore entrata per il Comune. In queste condizioni, non potendosi ridurre le spese obbligatorie, difficilmente si potrà chiudere il Bilancio 2012, a meno che non si imprima da qui ai prossimi giorni una accelerazione fortissima nella politica di bilancio dell’ente, cosa che allo stato non intravedo. Manca per intanto un nuovo assessore al bilancio, fatto gravissimo ! Per esser chiari, gli uffici finanziari del comune vanno elogiati, ho avuto modo di apprezzarli per la professionalità’, ma oggi fanno quello che possono, lavorano da soli, senza una guida politica. Verifico invece tantissima approssimazione e scarso senso di responsabilità da parte dell’amministrazione, mentre occorrerebbe uno sforzo disumano per riavviare una politica di bilancio, decisa e innovativa, capace di assicurare equilibrio dei conti nei prossimi anni.

Si punta sul carnevale estivo. Ritiene praticabile tale pista?

Quello invernale si poteva senz’altro fare, bastava un minimo di concertazione con la Regione. Quello estivo, alla luce dei nuovi eventi, non è tecnicamente fattibile, per almeno tre motivi: 1) le somme della regione (90 mila euro) da sole non consentono di organizzare la manifestazione nel giro di pochi mesi, posto che la pubblicazione del bando dovrebbe avvenire nell’immediato, pur in mancanza dei fondi atti a coprire i costi dei servizi, ipotesi di lavoro che mi pare fuori da ogni binario normativo; 2) i tempi di approvazione del bilancio 2012 sono parecchio lunghi e comunque occorrono manovre correttive per rispettare la nota della corte dei conti; 3) occorre compensare il taglio dei trasferimenti dello Stato a seguito dello sforamento del patto di stabilità, tagliando sulle spese non obbligatorie. Se a ciò si aggiunge che il mancato rispetto del patto di stabilità comporterà il divieto al comune di procedere ai processi di stabilizzazione dei lavoratori (LSU), ed il divieto di contrarre mutui per gli investimenti, ne deriva un quadro desolante, che diventa “drammatico” allorquando si assiste all’immobilismo di una amministrazione, che dedica prevalentemente il proprio tempo ad estenuanti lotte intestine per la spartizione delle poltrone. In queste condizioni credo che la migliore soluzione sia “resettare” con urgenza il sistema, lo dico in principal modo a quei consiglieri della maggioranza che oggi vedo silenti e preoccupati. Viceversa si rischia di fare la fine della Concordia.

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