ELEZIONI, CARACAPPA: “INSIEME SE CI SONO LE CONDIZIONI. NON CORRO CON GLI OCCHI BENDATI”

Forza Italia non intende subire imposizioni e guarda un candidato che non abbia vincoli stretti con “piazza Mariano Rossi”

Era ovvio che la non ricandidatura di Fabrizio Di Paola aprisse un varco all’interno della coalizione del centrodestra. Del resto, lo stesso vicesindaco, Silvio Caracappa, lo predica da tempo: “se Fabrizio si ricandida, Forza Italia è con lui, diversamente dobbiamo riflettere”.

Passato lo sbandamento inziale di stamattina, quando Fabrizio Di Paola ha comunicato nella sua stanza il no alla ricandidatura, ora è il tempo del dopo Di Paola, di capire cosa fare e come farlo. E il primo a mettere le mani avanti è Silvio Caracappa che fa da cassa di risonanza a Forza Italia. “Il quadro politico è mutato con la decisione di Fabrizio Di Paola. Non siamo disponibili a correre con gli occhi bendati”. Tradotto dal politichese, Forza Italia manda a dire che non è disponibile a recitare un ruolo di secondo piano, di partito gregario.

E’ ovvio che ogni riferimento è a piazza Mariano Rossi, dove il senatore Giuseppe Marinello ha la sua segreteria. “Noi- spiega al Corriere di Sciacca- non abbiamo intenzione di fare le primedonne, ma non certamente non siamo disposti a subire diktat, né ad essere calpestati”. Forza Italia è pronta a “sedersi attorno ad un tavolo con la coalizione” con la quale sono state sostenute diverse battaglie, ma a condizione “di una pari dignità”.

Caracappa continua: “Se l’ex Ncd, ora Alternativa Popolare, ha intenzione di muoversi in una direzione, allora siamo pronti a togliere il disturbo”. Dunque, si avvera la profezia dei mesi scorsi. “Senza Fabrizio Di Paola, la discussione si intende aperta a 360 gradi, senza condizionamenti, né imposizioni. Né possiamo bendarci gli occhi di fronte a profili di candidati possono configurarsi come espressione diretta di piazza Mariano Rossi”.

Sempre tradotto dal politichese, Caracappa intravede già una benda l’eventuale proposizione dell’attuale Presidente del Consiglio comunale. “Siediamoci attorno ad un tavolo- continua Caracappa-, elaboriamo un programma efficace e sostenibile sulla scorta del quale, insieme, vaglieremo quale sia il candidato migliore da proporre per la corsa a sindaco”. E se ciò non dovesse accadere? “Potremmo fare le nostre scelte e il nostro cammino, non guardando anche alla possibilità di un’estensione di un’alleanza”. Il dopo Di Paola è già cominciato, e la cerniera più che unire sembra disgregare aprendo nuovi varchi.

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