CORONAVIRUS, IN SICILIA L’EVOLUZIONE E’ LENTA. LA CURVA, FORTUNATAMENTE, NON SI IMPENNA
Oggi era attesa la diramazione dei dati che riguardano la situazione relativa la contagio da coronavirus. Il timore è il riflesso dei rientri degli oltre 30 mila tornati dal nord. Oggi, rispetto a ieri, ci sono stati 99 casi di contagio in più rispetto a ieri. Dall’11 marzo ad oggi sono trascorsi 17 giorni. Un periodo che dovrebbe porre lo stop al primo step di contagio, considerato che l’incubazione ha un tempo di quasi due settimane.
Ma a mettere in preoccupazione la Protezione Civile Sicila è l’evoluzione derivante dall’arrivo degli oltre 30 mila siciliani rientrati dal nord. L’andamento grafico riflette un cauto ottimismo, ma è necessario attendere la fine del mese per comprendere meglio l’andamento. Comprendere se l’escalation fortunatamente non avviene.
L’innalzamento della cifra è dovuto in modo predominante ai casi di Enna, Messina e Catania. Negli ultimi giorni sono state le province di Enna e Messina a innalzare i soggetti positivi in Sicilia.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 13.096. Di questi sono risultati positivi 1.359 (+99 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.242 persone (+74).
Sono ricoverati 512 pazienti (+12 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (-4), mentre 730 (+62) sono in isolamento domiciliare. Sono stati 60 a guarire, mentre 57 i deceduti.
Il grafico, da noi elaborato, tende ancora negli ultimissimi giorni ad un innalzamento, ma lieve. Ovviamente, è necessario rispettare le severe prescrizioni di isolamento sociale e fare sempre attenzione nella cura dell’igiene, dell’uso della mascherina e della distanza tra persone.
Filippo Cardinale