BONO E MILIOTI: “SULL’ACQUA A GETTARE LA MASCHERA DEVE ESSERE IL SINDACO”

Sulla problematica idrica, alla luce delle emergenze che stanno affiorando in diversi comuni a causa della difficoltà di Girgenti Acque a garantire la manutenzione, oggi intervengono i consiglieri comunali Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti di Progetto Sciacca.

Sottolineano come il loro intervento del 23 novembre scorso non fu intempestivo. Intervento che su seguito da un post del sindaco sul suo profilo Facebook personale. “Alla luce delle dichiarazioni che arrivano oggi, da diversi sindaci dei comuni vicini, tutto si può affermare tranne che il nostro intervento di allora fu intempestivo, anzi direi oggi che fu puntuale e a tutela dei cittadini, che ancora oggi ricevono bollette salatissime a fronte di un servizio che continua a peggiorare”, chiosano Bono e Milioti.

Criticano il sindaco perchè attraverso le sue dichiarazioni dice “a tutti di stare tranquilli”. Per Bono e Milioti, “i fatti dicono che oggi continuano i disservizi,  manca l’acqua in diverse zone della città ed i cittadini sono costretti a comprare acqua con autobotte a proprie spese perché il gestore, se prima riusciva a sopperire con proprie autobotti, oggi non riesce neanche a fare questo”.

Bono e Milioti attaccano Francesca Valenti anche nella sua qualità di presidente dell’ATI. “Strano che ancora ad oggi il Sindaco Valenti, in qualità di presidente dell’ATI, dopo un lungo silenzio, dica che è tutto apposto e  non abbia proferito parola invece in  merito alle domande poste  da noi in diverse occasioni”.

“Qual è il piano alternativo di cui parlava lo stesso Sindaco sin dall’inizio del suo mandato quando nel contempo avviava la battaglia per un eventuale risoluzione del contratto, che è arrivata poi solo a seguito dell’interdittiva  prefettizia? Il Sindaco Valenti, in qualità di Presidente dell’ATI, ha o non ha il benestare da parte degli altri sindaci che ne fanno parte per avviare con urgenza le procedure di sostituzione del gestore tramite avviso pubblico? Ha idea il Sindaco di come deve essere gestito il servizio in futuro? Cosa succederebbe se Girgenti Acque, all’improvviso, per i noti problemi di liquidità, fosse costretta a non operare più? Vi è già un’alternativa in cantiere da parte del Sindaco Valenti nella sua doppia veste di Sindaco in carica e di presidente dell’ATI? E se si, quale?  Oggi c’è o non c’è il rischio che i 16 comuni che non hanno consegnato le reti,  e che  fanno parte dell’ATI non vogliano mettere a disposizione i loro pozzi?”  Sono questi punti interrogativi posti dal Bono e Milioti che, inoltre, vogliono sapere se “si dovrà cercare un altro privato così come prevede la legge oppure si cercherà di istituire una società per gestire in house il servizio idrico? Ed in quest’ultimo caso, il Sindaco, nel bilancio di previsione, ha previsto la destinazione di somme per una tale eventualità?”