ZTL ALLO STAZZONE: COMINCIANO LE POLEMICHE

Alcuni commercianti della località balneare presentano un esposto in Procura e chiedono la revoca dell’ordinanza

La zona a traffico allo Stazzone finisce anche in Procura con un esposto. Il tutto due giorni dopo l’attivazione della Ztl, voluta dal comitato “Borgo dello Stazzone”. Dopo le prime avvisaglie all’atto dell’emissione dell’ordinanza comunale, lo scorso 9 luglio, ieri mix di proteste e soddisfazioni per un provvedimento che farà discutere per tutto il periodo estivo.

Alcune attività commerciali presenti nella zona, compreso un bed and breakfast aperto da poche settimane, chiedono al sindaco la revoca dell’ordinanza e si rivolgono alla Procura per valutare ipotesi di reato su determinati comportamenti e su eventuali danni.

“La chiusura serve solo a chi abita nei piani terra delle abitazioni che sorgono sul lungomare – si legge in una lettera trasmessa al sindaco ed anche alla Procura della Repubblica – sono loro che preferiscono sedersi sul marciapiedi davanti casa e godersi il passeggio senza automobili.

Si parla anche del pagamento di una quota di 10 euro ai residenti che servirebbero per avere il pass, il che sarebbe gravissimo. Ma a chiarire la vicenda sul quotidiano La Sicilia di oggi è il comandante della Polizia Municipale Francesco Calia: “Non si paga nulla per avere il pass, lo consegniamo noi nel nostro ufficio ed ai soli residenti – dichiara il comandante – forse si tratta di un’offerta del comitato alle associazioni di volontari che gestiscono gli accessi al quartiere”. La vicenda apre un caso, come d’altronde avviene in città ogni volta che si interviene su questioni di viabilità e soprattutto quando si vuole inibire l’utilizzo delle auto. Accade in centro storico ed ora anche allo Stazzone.

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