VALLONI SPORCHI, MA ANCHE COSTE CEMENTIFICATE

Anche l’abusivismo edilizio crea condizioni di rischio idrogeologico

Sulla scia dei tristemente noti fatti di Genova, a Sciacca ci si preoccupa delle piogge che potrebbero causare danni anche per la nostra città. Nei giorni in cui si chiede al Comune con insistenza la pulizia dei valloni (ente effettivamente e colpevolmente in ritardo, ma aiutato fino ad oggi dal tempo buono) il “Movimento 25 Aprile” in una nota ha ricordato che la nostra città è piena di episodi di abusivismo edilizio, di case costruite a pochi metri dal mare e poi condonate.

Si tratta di case, si legge nella nota, che sono “in regola” secondo le leggi dell’uomo, ma non di quelle della natura. Il comitato sollecita quindi un piano contro il dissesto idro-geologico.

Facciamo nostre le considerazioni del movimento 25 aprile e aggiungiamo che negli anni 60 e 70 gli speculatori sulle coste saccensi agivano indisturbati, realizzando ville e addirittura case a più piani senza avere nessun tipo di fastidio. Ed ancora oggi, quando una casa costruita proprio sulla spiaggia viene devastata dalle mareggiate, gli organi di stampa accorrono in difesa dei proprietari e non della natura che zsi riprende ciò che era suo.  

Ed oggi, accanto a inquinamento e cemento, i tradizionali nemici del mare, si fanno strada anche nuove forme di aggressione, prime fra tutte le trivelle delle società petrolifere.

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