TURTURICI ALL’NCD: “IO VADO AVANTI. C’E’ CHI SI INDIGNA PER UN DIALOGO COL PD, MA A ROMA L’NCD GOVERNA CON RENZI”

Non termina la querelle tra il consigliere comunale Mario Turturici e la maggioranza. Ieri è stato il gruppo Ncd a rispondere all’ex sindaco; oggi èla volta di Turturici.

“Oggi chi punta ad offendermi ha la coda di paglia, ma si rassegni perché io vado avanti. L’invidia non è un sentimento che mi appartiene, perché a differenza di taluni non è mia abitudine praticare la politica con il piattino in mano, avendo cose ben più significative di cui occuparmi”, chiosa Turturici.

“L’invidia e’ semmai un sentimento che ho pesantemente subito sulla mia persona- continua Turturici- per essere stato osteggiato politicamente per tanti anni, anche dall’interno. Non dimentico quanti con spontaneità e disinteresse sono stati al mio fianco per ben due volte, nella buona e nella cattiva sorte. Così come non dimentico chi questo appoggio lo ha voluto assicurare con minore genuinità, solo per qualche tornaconto politico personale, su cui evito al momento di soffermarmi”.

“Sentire proferire da taluni colleghi di Ncd la parola “tradimento “, mi fa sorridere, hanno già dimenticato la loro “giravolta capitolina”?”, aggiunge l’ex sindaco.

“Se il quadro politico in città oggi è profondamente mutato, questo non lo si deve al gruppo di consiglieri che ha coraggiosamente e liberamente preso le distanze dall’amministrazione “Di Paola “, lo si deve semmai alla prepotenza di taluni, che in modo consapevole hanno agito per trasformare quel progetto politico in accordo di potere tra “pochi intimi'” .

Per quanto riguarda il progetto politico alternativo a Di Paola, Turturici sottolinea che “chi si indigna all’idea di una mia possibile intesa con forze politiche della opposizione, dovrebbe guardarsi allo specchio e ricordare che a Roma governa con il Pd, pur essendo stato eletto grazie ai voti di Berlusconi. D’altronde, se il sindaco Di PAOLA nomina nel “proprio” nucleo di valutazione addirittura un ex assessore della tanto contestata Giunta Bono, ovvero lo stesso assessore contro cui appena tre anni prima aveva raccolto le firme per l’aumento della tassa rifiuti, perché a me dovrebbe essere impedito di avviare un dialogo con le forze politiche a 360 gradi?”

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