TRIVELLAZIONI CANALE DI SICILIA, GREENPEACE: “LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE”

Trivella libera ad esempio sul Banco di Graham che si trova sul sistema vulcanico “Empedocle”

“Le bugie hanno le gambe corte e, talvolta, puzzano. Dobbiamo ringraziare gli amici del Comitato “l’AltraSciacca”, nostri compagni di lotta contro le trivelle nel Canale di Sicilia, per averne smascherata una piuttosto clamorosa”. A scriverlo sul sito ufficiale è Greenpeace che in un articolo spiega la realtà delle cose in merito alle trivellazioni nel mare Mediterraneo.

Per Greenpeace, “forse per l’approssimarsi delle elezioni si sono diffuse di recente notizie su “decisioni” del Governo, del Parlamento, insomma di tutti quelli che possono, che di fatto bloccherebbero la corsa all’oro nero nei nostri mari o, per lo meno, nel Canale (o Stretto) di Sicilia. Purtroppo, non è vero”.

Secondo l’importante associazione ambientalista, anche sulla scorta degli atti pubblicati da l’AltraSciacca, “la proposta di riportare le trivelle oltre le 12 miglia dalla costa è stata bocciata  su “suggerimento” del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari (di Palermo) – e adesso c’è solo un vago riferimento a fare attenzione nel processo di valutazione”.

Per Greenpace “gli entusiasmi sull’attenzione al rischio sismico paiono smorzati, visto che da una formulazione che chiedeva di fermare le trivelle in aree con significativo rischio sismico e vulcanico adesso è limitata alle aree “ad alto rischio sismico”.

In buona sostanza, scrive l’associazione ambientalista “praticamente, non si potrebbe più trivellare a Messina, L’Aquila, nel Belìce e pochi altri posti ancora. Quindi, trivella libera ad esempio sul Banco di Graham (sistema vulcanico “Empedocle”)”.

Saremme, in buona sostanza, “di fonte l’ennesima bufala, che d’altra parte fa il paio con le speranze della Ministra Guidi, che bontà sua  sostiene che puntare sulla bellezza e la cultura al Sud è tempo sprecato e che vale piuttosto la pena estrarre quelle due gocce di petrolio che ci stanno”. 

Intanto, per Greenpeace è in arrivo l’autorizzazione alla “Vega2”, piattaforma di Edison/ENI che, al largo di Gela, “con la benedizione del Governo Nazionale e di quello della Regione Siciliana che dopo aver promesso mare e monti adesso al mare ha rinunciato. Mettendoci, appunto, una Crocetta sopra!”

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