Nessuna novità, neanche per i lavori della conduttura per l’allacciamento alla rete fognaria. Nè per i mini bandi. Troppo tardi ormai per immaginare una riapertura delle strutture

Il copione segue il suo corso senza essere smentito. Le terme sono un argomento che si aprono e chiudono come una fisarmonica. Ad un tratto ci si ricorda della risorsa economica saccense. Si fa un po’ di tam tam. Si scrive, si minacciano azioni eclatanti. Poi segue l’immancabile riunione nella quale autorevoli dirigenti regionali fanno finta di sbloccare la questione, e creduloni parlamentari che sorridono soddisfatti di aver contributo alla causa con il loro interessamento.

Il sindaco Di Paola ha tentato il tutto per far riaprire gli stabilimenti con l’arrivo della primavera. Il tutto per non replicare il danno dello scorso anno. Sembrava tutto magnificamente risolto.

L’ostacolo era l’allacciamento delle strutture di via Agatocle alla rete fognaria pubblica. Sembrava essere stata trovata la soluzione veloce. Interviene il Genio Civile di Agrigento con fondi dell’assessorato regionale al Patrimonio. Una cifretta di 100 mila euro, poche settimane di lavoro e…via alla pubblicazione dei mini bandi. DI tutto questo, ovviamente, nessun riscontro ancora. Prima mancava l’approvazione del bilancio regionale. Bilancio che non è stato ancora oggi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia.

Oggi, a pochi giorni dall’inizio della primavera, abbiamo la contezza (che non abbiamo mai persa) che le terme anche per quest’anno rimarranno chiuse. Non ci sono più i tempi consoni ad attirare, eventualmente, l’interesse di qualche imprenditore disposto a prendere in affitto le strutture. Fermo restando che il periodo di due anni non attira nessuno.

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