TERME, IN 9 ANNI PERDITE PER 14.849.000 EURO. PROSSIMA ASSEMBLEA DEI SOCI PER RIPIANARE I DEBITI CON LA VENDITA DI IMMOBILI

Il 2014 si chiude con un rosso di € 2.040.964 “Le perdite hanno notevolmente intaccato il capitale sociale della società, riducendo il patrimonio netto a 5.383.866 di euro a fronte di un capitale sociale di 16.870.000 euro”

Se un’azienda chiude il bilancio in perdita è un grosso campanello di allarme e si ricorre ai ripari prima che la situazione diventi insostenibile. Se poi le perdite di replicano negli anni successivi si portano i libri contabili in Tribunale e si mette punto. La società termale per azioni, invece, replica da 9 anni le perdite, sommando complessivamente la cifra di 14.849.613 euro.

Una cifra da capogiro che ha distrutto la Terme di Sciacca Spa, tanto che il collegio sindacale scrive che le perdite “hanno notevolmente intaccato il capitale sociale della società, riducendo il patrimonio netto a 5.383.866 di euro a fronte di un capitale sociale di 16.870.000 euro ed a riserve accantonate”.

Queste cifre sono gravissime e spingono a compiere delle scelte non più rimandabili. Normalmente, a questo punto, le aziende nella situazione in cui si trova la Terme di Sciacca Spa avrebbero proceduto attivando le procedure previste dal codice fallimentare. Come se niente fosse successo, il Collegio sindacale indica “necessaria una svolta definitiva la quale non può che transitare da due scelte”.

Quali sono? La realizzazione dell’intero attivo e la copertura del passivo; oppure l’aumento di capitale sociale a copertura delle perdite e per nuovi investimenti che possano servire a rilanciare l’attività termale e turistico alberghiera. Quest’ultima ipotesi “potrebbe transitare dalla promozione dell’azionariato popolare a cui rivolgersi per la raccolta di capitale”, indica l’organo societario di controllo.

Pragmaticamente, la via che si sta percorrendo è quella della vendita di alcuni immobili per ripianare i debiti. Aumentare il capitale sociale è una scelta che non trova fattibilità nella Regione che ha gravissimi problemi per chiudere il suo bilancio. L’assemblea dei soci, che doveva riunirsi martedì scorso, è stata riconvocata per fine luglio. Deve chiudere, già in ritardo, il bilancio 2014.

Ma contemporaneamente all’approvazione del bilancio, l’Assemblea dei Soci è chiamata ad approvare il piano di risanamento predisposto dal Commissario Liquidatore Carlo Turriciano. Piano che passa attraverso la vendita di alcuni gioielli di famiglia, cioè immobili.

Questa la storia disastrosa degli ultimi 9 anni, da quando è nata la Terme di Sciacca Spa. Le perdite dei primi tre anni, ridotte rispetto agli altri, non devono trarre in inganno. Nel bilancio, erroneamente non erano stati inseriti i costi del personale “in comando”

Anno 2006 €. 475.739 Anno 2007 €. 373.872 Anno 2008 €. 883.151 Anno 2009 €. 3.256.388 Anno 2010 €. 2.237.216 Anno 2011 €. 2.078.983 Anno 2012 €. 1.990.324 Anno 2013 € 1.988.715 Anno 2014 € 2.040.964

(Nella foto, un manifesto del dicembre 2006, quando all’interno del Grand Hotel, erano state organizzate, da privati, vendite all’asta di mobili e oggetti. Un manifesto premonitore che oggi si veste di drammatica realtà, visto che vendere alcuni beni delle Terme è una esigenza per ripianare debiti enormi)

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