TERME, IL COMMISSARIO TURRICIANO DELIBERA IL LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA DELL’EX DIRETTORE DELL’ALBERGO, GINO ALLEGRO

L’ex direttore ha patteggiato una pena ad un anno di reclusione. L’azienda termale proseguirà l’azione giudiziaria in sede civile per il risarcimento del danno.

Il commissario straordinario della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, ha deliberato, lo scorso 30 dicembre, il licenziamento per giusta causa dell’ex direttore del Grand Hotel delle Terme, Gino Allegro.

Gli effetti del licenziamento decorrono dalla data di sospensione avvenuta il 18 dicembre 2010. La conseguenza è la perdita ex tunc del diritto alle retribuzioni. Retribuzioni che dovranno essere recuperate dopo che l’azienda termale quantificherà le somme.

L’ex direttore del Grand Hotel delle Terme, Gino Allegro, ha patteggiato, lo scorso ottobre,  una pena ad un anno di reclusione e una multa di 400 euro (pena sospesa) per truffa e appropriazione indebita. Gino Allegro, saccense di 58 anni, era stato rinviato a giudizio, lo scorso novembre, per le accuse contestate dalla Procura della Repubblica: truffa e appropriazione indebita. La sentenza è divenuta definitiva.

Intanto, la Terme di Sciacca Spa prosegue l’azione giudiziaria in sede civile, nonostante la difesa di Allegro fosse disponibile a risarcire anche il danno civile.  L’accusa di truffa riguarda un ammontare di 43.181 euro. Sono 17 i fatti contestati ad Allegro.

Per la pubblica accusa, si sarebbe “relazionato con i clienti per l’organizzazione e il pagamento di festeggiamenti e cerimonie nei locali della struttura, e con artefici o raggiri specificatamente consistiti nel rilasciare, ai soggetti che avevano fruito delle prestazioni pattuite, all’atto del pagamento del prezzo concordato, ricevute fiscali e quietanze attestati somme inferiori a quelle effettivamente a lui corrisposte ovvero corrispondenti al prezzo pagato ma differenti da quelli attenenti al medesimo oggetto e registrate nella contabilità dell’albergo o, anche, non rilasciando alcuna quietanza”.

Altra ipotesi di reato contestato dalla Procura è l’appropriazione indebita. Si sarebbe “impossessato di derrate alimentari di vario genere, dalle pietanze già cucinate a vaschette di gelato da tre chili ciascuna”. Allegro era stato iscritto nel registro delle notizie di reato il 27 settembre del 2010. Al vaglio degli investigatori una moltitudine di documenti contabili.

Le indagini scaturirono dopo l’insediamento dell’amministratore unico Turriciano, avvenuto dopo lo scioglimento del precedente Cda. Il nuovo manager scandagliò tutta la contabilità dell’albergo. La Procura ci mise mano proseguendo poi con un vasto sequestro di documenti.

Per la Società termale “non sussistono in alcuno modo le condizioni per confermare nei suoi confronti la fiducia di questa azienda, elemento imprescindibile per consentire la prosecuzione del rapporto contrattuale di lavoro, a maggior ragione in considerazione del ruolo dallo stesso ricoperto all’interno dell’azienda”.

 

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