TARES: I SACCENSI DEVONO PAGARE 6 MILIONI DI EURO

La giunta comunale ha approvato il piano economico e finanziario per l’applicazione del nuovo tributo comunale sui rifiuti, la cosiddetta Tares. Il piano determina un costo complessivo del servizio, da coprire con l’istituendo tributo, di 5.717.608 euro, e rappresenta l’indispensabile base di riferimento per la determinazione delle tariffe e il loro adeguamento annuo. 5.251.772 sono riferiti ai costi del servizio integrato dei rifiuti previsti nel 2013, i restanti 465.836 euro sono costi amministrativi e di gestione.

Dopo la pausa di ferragosto, uffici e mondo politico si tufferanno per la definizione della bozza di regolamento di una tariffa che fa paura e che sostituisce la vecchia Tarsu. Com’è noto, occorre adesso coprire interamente, e non più fino al 70 per cento, i costi sostenuti per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Le previsioni non sono ottimistiche: un aumento rispetto alla tassa sui rifiuti solidi urbani è certo, si deve solo stabilire quale sarà l’entità del nuovo balzello, al quale per il momento nessuno sembra voler pensare. Il regolamento della nuova Tares dovrà essere varato dal consiglio comunale, ma prima passerà all’esame delle commissioni ed all’approvazione della giunta municipale. Si parla di un incremento della tassazione di almeno il 30 per cento, ma nessuno intende fare previsioni e fornire numeri.

Chi ha responsabilità di governo si trincera dietro il fatto che si tratta di una legge nazionale sulla quale i Comuni possono fare ben poco. Dal fronte dell’opposizione arrivano però i primi messaggi chiari e forti: davanti ad un inevitabile balzello, sarà necessario rivedere altri tributi comunali, prevedere riduzioni che agevolino i cittadini, altrimenti costretti ad affrontare altre stagione di buio e di grave difficoltà sociale.

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