Cinzia Deliberto si mostra perplessa nell’apprendere, da un nostro articolo, che Filippo Bellanca e Maurizio Grisafi sono idicati come consiglieri comunali del Pd. Non ha torto, in effetti i due non hanno mai notificato all’aula la loro adesione al Pd. E nella lettera diffusa alla stampa, firmata anche da Simone Di Paola e Enzo Sabella, non c’è nessun logo del Pd.

Ma alla Deliberto vogliamo anche ricordare una cosa: Bellanca e Grisafi sul piano politico sono chiaramente e da sempre punti di riferimento di Nuccio Cusumano. E la Deliberto dovrebbe sapere, nella qualità di esponente politico del Pd (e lo dovrebbe sapere anche il neo segretario) che un mese fa alcuni prestigiosi esponenti del suo partito hanno partecipato al rientro di Cusumano nel Pd: all’ex convento San Francesco a “benedire” Cusumano con la nuova maglia c’erano Capodicasa, Iacono e Moscat, ovvero i tre agrigentini attualmente in Parlamento con tanto di tessera del Partito Democratico.

Va bene che oggi nel Pd locale c’è un pò di confusione e che a quell’incontro non c’erano nè Di Paola, nè Sabella e nemmeno Deliberto (c’era invece Vincenzo Marinello), che non è escluso che le scelte di Cusumano possano essere on condivise da chi storicamente sta con lui, ma è anche vero che appare chiaro che Grisafi e Bellanca sono da ricondurre nell’area Pd. Non avranno la tessera, ma la faranno tra uno o due mesi, ma non si può far finta che non ci sono. E che qualcuno si faccia chiarire da Capodicasa, Iacono e Moscat, se Cusumano è nel Pd o no. E che cosa ci facevano loro a Sciacca con tanto di bandiera Pd e mostrandosi entusiasti del ritorno di Nuccio. Ma forse c’è poco da sorprendersi: il centrosinistra è quello che ama farsi male da solo. Anche quando il centrodestra è in difficoltà…

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