SCACCO MATTO, UDIENZA RINVIATA. IL PENALISTA ALDO ROSSI CHIEDE RICUSAZIONE DEI GIUDICI

La decisione rimandata al prossimo 13 gennaio

Colpo di scena ieri all’udienza in Corte di Appello del processo per mafia “Scacco Matto”. Il penalista saccense, Aldo Rossi, nell’udienza di oggi, ha sollevato la questione dell’incompatibilità dei giudici della terza sezione penale chiedendo la ricusazione. Il penalista ha evidenziato che due giudici su tre che compongono la Corte, in un precedente processo, sempre scaturito dall’operazione antimafia Scacco Macco”, avevano espresso alcune valutazioni sulla posizione sull’imputato Sala.

Si trattava dell’appello alla sentenza di condanna del processo celebratosi col rito abbreviato. Adesso, bisognerà attendere il prossimo 13 gennaio per conoscere l’esito della richiesta di ricusazione.

Il processo riguarda alcuni degli imputati del processo Scacco Matto. Si tratta di Raffaele Sala, 40 anni di Burgio, Gino Guzzo, 54 anni di Montevago, Francesco Capizzi, 54 anni di Ribera, Accursio Dimino, 55 anni di Sciacca, difesi dagli avvocati Aldo Rossi, Vincenzo Castellano, Giovanni Vaccaro, Pino Oddo e Jimmy D’Azzò.

Per questi imputati, in sede di giudizio di Cassazione, il Pg aveva chiesto la conferma delle condanne già inflitte da un’altra sezione della Corte di Appello.

La scorsa estate, la Cassazione aveva annullato la condanna di 9 anni e 8 mesi per Raffaele Sala, con rinvio ad altra sezione di Appello. Per Gino Guzzo, Francesco Capizzi, Accursio Dimino, invece, la Cassazione aveva disposto il rinvio ai giudici di un’altra sezione della Corte di Appello di Palermo limitatamente all’aumento della pena per la recidiva. Una rideterminazione che vale anche per Paolo Capizzi, 73 anni di Ribera.

La Cassazione, la scorsa estate, ha anche annullato senza rinvio la sentenza di condanna per Paolo Capizzi, classe 1968, per non aver commesso il fatto, disponendone l’immediata scarcerazione. Capizzi era accusato di estorsione nell’ambito della realizzazione della conduttura Burgio di Favara e in appello aveva subito una condanna a 6 anni di reclusione.

Per il resto, la Corte di Cassazione aveva confermato le sentenze di condanna per Salvatore Imbornone, Lucca Sicula, a 10 anni e 8 mesi di carcere; Giuseppe Capizzi, di Ribera classe 1966, 6 anni di reclusione; Calogero Rizzuto, di Sambuca di Sicilia, 4 anni e 8 mesi; Antonino Gulotta, di Montevago, a 10 anni di reclusione; Giuseppe Capizzi, di Ribera, classe 1968, a 8 anni e 8 mesi; Michele Barreca, di Menfi, 6 mesi di reclusione. Confermate le assoluzioni per Antonino Montalbano, di Ribera, Michele Giambrone, di Villafranca Sicula, Giuseppe Orlando, di Ribera, Pietro Antonio Derelitto, di Burgio, Giacomo Corso, Giuseppe Barreca e Leonardo Tavormina, tutti e tre di Menfi.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *