QUESTIONE GIRGENTI ACQUE, LA NUOVA PRIMAVERA PRESENTA ALCUNE PROPOSTE AL SINDACO DI PAOLA

Tra queste “il ripristino della franchigia di ottanta metri cubi da pagare in maniera forfettaria e senza canone per tutte le utenze”

L’associazione culturale La Nuova Promavera, in vista dell’incontro che si svolgerà lunedì prossimo tra i sindaci che fanno parte  dell’Ambito Territoriale AG1 ed il Consorzio di Ambito Agrigentino per discutere delle problematiche inerenti il servizio idrico, presenta una proposta al sindaco di Sciacca, Frabrizio Di Paola.

In primo luogo, La Nuova Primavera, chiede che alla luce della recente sentenza del Giudice di Pace di Sciacca, dello scorso 13 febbraio, con la quale viene dichiarato illegittimo l’aumento retroattivo della tariffa idrica imposta dalla Girgenti Acque SpA a partire dal Gennaio 2012, “la rimodulazione al ribasso delle tariffe a carico degli utenti del servizio idrico integrato, e l’adozione di un piano che preveda sgravi ed agevolazioni per le fasce meno abbienti, i disoccupati, i pensionati sotto una certa soglia, le giovani coppie appena sposate ed i giovani sotto i trenta anni che scelgono di mettersi in proprio ed aprire aziende, attività commerciali o studi professionali.

Poi, l’Associazione chiede “il ripristino della franchigia di ottanta metri cubi da pagare in maniera forfettaria e senza canone per tutte le utenze, sulla scorta di quanto avveniva negli anni in cui a gestire il servizio idrico integrato era l’ente pubblico”.

Per La Nuova Prinavera, inoltre, dopo un loro monitoraggio sulla gestione del servizio idrico integrato da parte della Girgenti Acque S.p.A. sostiene che sono emerse “alcune anomalie che vogliamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica e alle quali, auspichiamo, venga posto rimedio attraverso l’adozione di pratiche più trasparenti da parte del Gestore”.

Quali sono le anomalie secondo La Nuova Primavera? “La prima anomalia che abbiamo riscontrato riguarda la sanzione del 6% che il Gestore applica agli utenti che non riescono a pagare gli importi fatturati entro 10 (dieci) giorni dalla scadenza. Ebbene, poiché tali fatture vengono recapitate agli utenti tramite Posta Prioritaria e non tramite Raccomandata non vi è alcuna certezza dell’avvenuta ricezione dell’ avviso di pagamento da parte dell’utente. Inoltre, poiché spesso le fatture vengono recapitate agli utenti nei giorni a ridosso della scadenza a nostro giudizio sarebbe più opportuno applicare la sanzione di cui sopra magari dopo un paio di solleciti di pagamento, o comunque si dovrebbe provvedere ad adottare un metodo che consenta la determinazione certa della data di ricezione delle fatture”.

La seconda anomalia “riguarda gli intervalli di tempo che intercorrono tra le diverse fatturazioni. Infatti ci appare molto strano il fatto che il piano tariffario parli di fasce annue e poi si registrino casi di fatturazioni trimestrali o quadrimestrali, che stanno via via diventando la normalità. Riteniamo che sia un diritto dell’utente conoscere con certezza la cadenza con cui gli verrà recapitata una fattura, anche perché da questa dipende l’ampiezza delle fasce di consumo. Attualmente, da quanto ci risulta, la scelta degli intervalli di tempo che intercorrono tra due fatture è totalmente arbitraria ed a totale discrezione del Gestore”.

“La terza ed ultima anomalia riguarda la tariffa aggiuntiva sui consumi dei residenti nei condomìni, che viene applicata dal Gestore senza conoscere con certezza a quanto ammontano i consumi imputabili ai condòmini effettivamente residenti in un condominio e quanti metri cubi siano stati invece consumati dai non residenti”.

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