PROCESSO GULINO ITTICO CONSERVIERI: SEI CONDANNE E UN’ASSOLUZIONE

Mano pesante del tribunale per i tecnici veterinari dell’Asp

Il tribunale di Sciacca ha emesso la sentenza del processo riguardante i prodotti ittico conservieri dell’azienda Gulino di Sciacca. Sette gli imputati, uno solo dei quali è stato assolto.

Il collegio, presieudto da Andrea Genna, ha condannato Francesco e Sergio Gulino, padre e figlio, titolari dell’industria finita sotto inchiesta, rispettivamente a 1 anno e 8 mesi di reclusione e 3400 euro di multa e ad 1 anno e 4 mesi e 3 mila euro di multa. Secondo il tribunale i due avrebbero messo in commercio prodotti ritenuti dannosi per la salute.

Condanne anche per due veterinari del servizio pubblico di Sciacca, l’ex dirigente Calogero Caracappa e il dottor Francesco Ciraulo, accusati di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Entrambi sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per lo stesso periodo. I due avrebbero fatto dichiarazioni non rispondenti alla realtà in materia di regolarità nella lavorazione dei prodotti ittici.

Condannati il tecnico di fiducia della stessa ditta Gulino e per una sua collaboratrice: 8 mesi di reclusione e 2 mila euro di multa per Filippo Giglio e 6 mesi e 1500 euro di multa per Margherita Augello, con pena sospesa. Assolto Salvatore Cuffaro, funzionario dell’Asl 1 di Agrigento, che era imputato per non aver sospeso uno dei veterinari e per averne disposto invece la collocazione in ferie.

Le indagini sono state coordinate dall’allora sostituto procuratore Salvatore Vella, oggi in servizio a Marsala. A concludere l’istruttoria dibattimentale è stato il sostituto Alessandro Moffa. Il collegio giudicante ha anche disposto la chiusura dello stabilimento ittico-conserviero. Ma già da tempo lo stesso aveva smesso l’attività di produzione del salato.

Questi i difensori: Monica Malagioglio del Foro di Agrigento e Aldo Rossi per Francesco Gulino; Monica Malagioglio e Tommaso Farina, Foro di Palermo, per Sergio Gulino; Serafino Mazzotta per Calogero caracappa; Giovanni Vaccaro per Franco Ciraulo, Filippo Giglio e Margherita Augello; Antonino Casalicchio, Foro di Agrigento, per Salvatore Cuffaro.

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