PONTE CANSALAMONE: PER LA POLITICA NON POTRA’ PIU’ ESSERE TERRENO DI SCONTRO


A Sciacca c’è già un ponte destinato alla demolizione e ricostruzione. Sarà forse il primo tra quelli costruiti tra gli anni ’60 e ’70 in provincia di Agrigento. Precederà lo stesso viadotto Morandi di Agrigento, chiuso dal 2017 perchè insicuro e oggi più che mai destinato alla demolizione dopo la tragedia di Genova.

L’intervento di demolizione e ricostruzione è infatti previsto nell’elenco delle opere del Patto per la Sicilia attraverso uno stanziamento di circa 3 milioni di euro. Difficile stabilire i tempi. E’ la struttura Commissariale Dissesto Idrogeologico che si occupa dell’approvazione del progetto e del successivo appalto dei lavori. A Sciacca fino ad oggi l’attenzione era concentrata solo sul senso unico. Oggi le cose cambiano e ci si accorge che l’iter sul nuovo ponte è forse in ritardo. 

Di certo c’è che per il viadotto Cansalamone il tempo delle polemiche è finito. Nessun tecnico dopo quanto accaduto apporrà la sua firma ad una riapertura ad una corsia in presenza di una situazione che resta abbastanza critica. E la politica non potrà farne strumento di scontro e di strumentali accuse e repliche tra i fatti del passato e attuali. La politica cittadine, spesso contrapposta su ogni questione, anche la più banale, deve togliere il caso Cansalamone dall’elenco dei problemi su cui criticare l’avversario di turno.

Giuseppe Recca


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *