PATTO PER LA SICILIA, IMPEGNATE SOLO IL 37 PER CENTO DELLE RISORSE

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevuto a Palazzo d’Orleans il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Nel corso dell’incontro si é parlato della crisi economico-sociale che affligge i territori del Sud Italia e della straordinaria opportunità offerta dai fondi extraregionali. E proprio su quest’ultimo tema si è riunito subito dopo, nella Sala Alessi, il Comitato di pilotaggio per fare il punto sullo stato di attuazione degli interventi del ‘Patto per la Sicilia’.

Alla riunione, oltre al ministro De Vincenti e al governatore Musumeci, hanno partecipato il direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, Ludovica Agrò, e gli staff tecnici del ministero. Presenti gli assessori al Territorio Toto Cordaro, all’Istruzione Roberto Lagalla, alla Famiglia Mariella Ippolito, ai Rifiuti Alberto Pierobon, e alle Attività produttive Mimmo Turano, il segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e i dirigenti regionali.

Abbiamo fatto il punto – afferma il presidente Musumeci – a tre mesi dal precedente incontro di Roma. Dall’analisi dei dati, abbiamo preso atto dell’accelerazione della programmazione nei diversi dipartimenti coinvolti e per questo siamo fiduciosi che la Regione possa recuperare il pesante arretrato ereditato e raggiungere l’obiettivo fissato per il prossimo 31 dicembre. La task force composta da rappresentanti del ministero e del governo regionale, istituita dopo l’incontro di febbraio, ha dato evidentemente i suoi frutti”.

La dotazione del ‘Patto per la Sicilia’ è di 2,3 miliardi di euro e risultano già impegnate risorse per oltre 850 milioni di euro, pari al 37% del Programma. Lo stato di attuazione vede interventi con progettazioni in corso pari a 1,29 miliardi di euro; in affidamento per 452 milioni di euro; in programmazione per 234 milioni di euro; in avvio di progettazione per 202 milioni di euro; in esecuzione per 142 milioni di euro.  Cinque i settori prioritari di intervento: ‘turismo e cultura’ (pari a 216,5 milioni di euro), ‘infrastrutture’ (607,9 milioni), ‘sviluppo economico e attività produttive’ (208,5 milioni), ‘ambiente’ (1,15 miliardi), ‘sicurezza, legalità e vivibilità del territorio’ (113,1 milioni).

Giudizio sostanzialmente positivo quello espresso dal ministro De Vincenti. “Abbiamo registrato un significativo aumento dei lavori in affidamento – sottolinea  – siamo cioè all’anticamera dei cantieri”.