OSPEDALE, 7 ASCENSORI SU 9 SONO “FUORI SERVIZIO”

Situazione inverosimile al Giovanni Paolo II. Qualcuno è guasto da due anni. Tutti non a normativa di legge sulla sicurezza

Disagi incredibili per malati, personale, visitatori In percentuale è il 78% degli ascensori che non funzionano. L’edificio sanitario conta 9 ascensori, ma 7 sono “fuori servizio”, tutti fuori norma sulla sicurezza. Ne funzionano solo 2, ma è prudente non usarli, non solo per le condizioni igieniche, ma anche per la pericolosità.

Da uno di questi due, l’illuminazione pende dal tetto dell’ascensore, con un filo e una lampadina che tocca quasi la testa dei fruitori. Insomma, un’illuminazione raffazzonata. La precedente ditta che aveva in carico la manutenzione ha interrotto il contratto, la nuova pare abbia messo in evidenza lo stato precario in cui si trovano e la non adeguatezza alla normativa sulla sicurezza.

In tale contesto, visitando l’ospedale, fino a qualche anno fa luogo di eccellenze sanitarie, si coglie molto facilmente lo stato in cui versa l’ospedale saccense: disinteresse, degrado, abbandono.

Salire nei vari reparti è un’impresa. Si è costretti a raggiungerli solo a piedi, salendo le scale fino al quinto piano. Disagi enormi per gli anziani, gli stessi malati, i familiari di questi. Senza dimenticare i diversamenti abili. E’ uno spettacolo indecoroso, che esprime pienamente una situazione di poca attenzione verso la struttura ospedaliera. Non ci sono giustificazioni, cìè solo da chiedere scusa alla città e al territorio per i disagi e disserrvizi causati, e ovvviamente provvedere subito alripristino di tutti gli ascensori.

Ci sono problemi ed emergenze ben più importanti, certamente, quali la mancanza di personale medico, infermieristico e ausiliario. Il non funzionamento di 7 ascensori su 9 non fa che dipingere ancora con pennellate nere il contesto generale della struttura sanitaria. Lo sgomento che domina è il clima di “rassegnazione” che si coglie.

E’ come una nave che va solo per abbrivio, senza spinta, senza controllo. Attende solo di arenarsi definitivamente sugli scogli. Di fronte alle realtà che si colgono visitando l’ospedale, tutte le parole e promesse che di volta in volta vengono diffuse non fanno altro che rafforzare il sentimento comune: siamo una piccola realtà periferica che non merita l’attenzione che, invece, l’importanza del territorio merita.

Non ci sono parole da aggiungere. La rabbia assale il visitatore, il cittadino. Una rabbia che viene filtrata, però, fino a diventare rassegnazione. La rassegnazione di una comunità che subisce la pirateria su un territorio che perde pezzi importanti del suo tessuto socio-economico.

Questa la situazione attuale:

Ascensore A: n. 2 impinati di cui 2 guasti

Ascensore B: n. 2 impianti di cui 1 guasto

Ascensore C: n. 2 impinati di cui 1 guasto

Ascensore F: n. 1 impianto di cui 1 guasto

Ascensore H: n. 2 impianti di cui 2 guasti

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