“LO BELLO E IL CATTIVO TEMPO DELLA POLITICA”. SOLO MANDRACCHIA CRITICA IL VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE. GLI ALTRI…SILENZIO ASSOLUTO

Pazienza dei lavoratori e rispetto delle regole per chi volesse eventualmente gestire gli impianti termali. Pur nello sforzo di voler essere indulgenti con le parole di ieri di Mariella Lo Bello, non si può non sorridere di amarezza rispetto alle dichiarazioni della vice presidente della Regione rilasciate al telegiornale di Radio Monte Kronio a margine delle commemorazioni per il 69° anniversario dell’omicidio Miraglia.

Dichiarazioni, quelle di Mariella Lo Bello, su cui peraltro non si registrano commenti politici. Non possiamo non concordare con le riflessioni del collega Massimo D’Antoni di Rmk. “D’altra parte la domanda è inevitabile: chi può farli? Oggi come oggi non può farli né la maggioranza, né l’opposizione, visto che Pd ed Ncd governano insieme a Crocetta, che la Lo Bello è un’esponente del Pd ed ex segretario della CGIL, motivo per cui perfino il sindacato oggi non può non faticare a dire qualcosa”.

La voce nel deserto è solo quella di Paolo Mandracchia di Sel. L’unico che sembra avere le cosiddette mani libere. E in una nota Mandracchia ironizza, gioca col cognome della vicepresidente della Regione e parla di “Lo Bello e il cattivo tempo della politica”.

“La pazienza invocata dalla Lo Bello – dice Mandracchia – pare debba essere infinita mentre sul rispetto delle regole il consigliere di Sel ritiene da sempre che non vadano programmati affidamenti amicali o gestioni degli impianti spudoratamente politicizzate”.

“Solo il sindaco e la compagine che lo sostiene – ricorda Mandracchia – propagandavano gestioni in house o cooperativistiche con il coinvolgimento dei lavoratori, procedura fuori dalle regole e impraticabile”.

Mariella Lo Bello ha parlato con il sindaco Fabrizio Di Paola. “Abbiamo riproposto- dice Di Paola- una possibile riapertura degli impianti attraverso l’affitto di ramo d’azienda, e la vicepresidente si è mostrata possibilista”.

Mariella Lo Bello si è impegnata a riconvocare a Palermo sindaco, commissario liquidatore, Girgenti acque (per la questione dell’allaccio fognario che comunque è risolta) e responsabile delle società partecipate per licenziare i minibandi. Anche perché la sola liquidazione richiederà anni di tempo. E quando la liquidazione sarà cessata, delle Terme sarà rimasto solo uno sbiadito ricordo.

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