Ennesimo articolato intervento del segretario della Camera del lavoro di Sciacca Franco Zammuto in ordine alle questioni che riguardano Macauda e Terme, ovvero due importati strutture che non producono lo stesso sviluppo occupazionale che il ruolo assegna loro.

Zammuto evidenzia come la vicenda Macauda sia inaccettabile per un cittadino, mentre per le Terme spunta la vecchia questione di una politica che non riesce a valorizzare le proprie risorse.

“La concomitanza delle notizie diffuse dai media relative alla vendita all’asta del complesso alberghiero Macauda, andato deserta, e la denuncia alla politica e alla burocrazia dell’imprenditore Mangia sulla sua richiesta di gestire il patrimonio delle Terme di Sciacca, è sintomatica delle gravi ragioni che impediscono a questo territorio di produrre ricchezza e posti di lavoro.

Sulle due questioni, la Camera del Lavoro di Sciacca è sempre stata in prima linea con le sue idee e proposte. Il problema albergo Macauda, che per scelte che riteniamo sbagliate è chiuso da due anni, siamo al paradosso: il patrimonio è alla mercè delle intemperie del tempo e al degrado. Al contempo, alcuni imprenditori hanno mostrato serio impegno a gestirlo. Per un cittadino comune o sindacalista che sia, accettare che leggi, procedure e quant’altro siano di ostacolo al lavoro e all’imprenditorialità è assolutamente inaccettabile, specie se è dimostrato che quelle scelte potevano essere assunte senza per questo pregiudicare la possibilità di procedere comunque all’asta.

Se anche le successive aste dovessero andare deserte, chi pagherà per tutte le opportunità sprecate? Ancora più grave è il caso delle Terme di Sciacca. Cinquant’anni di imperizia, incapacità, giochi e giochini meschini di interesse elettorali tutti a carico della politica, hanno impedito e impediscono alle Terme di Sciacca di essere occasione di lavoro e di attività imprenditoriale privata, che comunque, potevano e dovevano essere realizzate dallo stesso ente pubblico. Oggi le Terme di Sciacca e Acireale fanno parte di quelle “Partecipate” della regione Sicilia di cui disfarsi a causa dei gravi debiti accumulati. Ma non si cercano mai i responsabili che hanno trasformato potenzialità e occasioni di ricchezza in debiti. L’imprenditore Mangia, che qualche giorno fa ha ribadito la sua volontà di gestire il patrimonio anche nella sua interezza, ha attaccato violentemente la politica e i politici lasciando intendere che quel patrimonio sarebbe in grado di produrre ricchezza e lavoro alla città e al territorio.

Già tre mesi fa il “patron” Mangia ha chiesto di gestire l’albergo delle Terme, e questa C.d.L., a pochi giorni di distanza, chiese agli amministratori e alla politica di prendere contatto con l’imprenditore per discutere e capire se era possibile affrontare la questione terme nella loro interezza. In tre mesi, nessuno ha preso contatto con Mangia, e così, lo stesso imprenditore è dovuto intervenire per sciogliere quel nodo e lanciare quell’atto di accusa che in molti abbiamo ascoltato. Appena pochi giorni fa questa C.d.L. ha sollevato la questione di un programma e un progetto che si occupi di lavoro e sviluppo nel nostro territorio. I fatti di questi giorni dimostrano che su questi argomenti è assolutamente necessario intervenire in fretta. Forse le questioni Macauda e Terme esulano dai programmi di crescita, sviluppo e lavoro ? Politica, regole, leggi sbagliate, burocrazia in tutte le sue forme, inattività, incapacità, improvvisazione, sono tutti facce di una stessa medaglia che impediscono di affrontare la questione e dalle quali tutti fuggono o si nascondono dietro parole di circostanza. A noi cittadini e parti sociali il compito di stanarli”.

Sciacca 19-09-2014                                                                                Il Segretario Franco Zammuto

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