LA CORTE DEI CONTI BOCCIA LE STABALIZZAZIONI DI 22 MILA PERSONE

La Corte dei Conti ha bocciato in buona sostanza la legge regionale del 2010 e la circolare regionale dello scorso anno. Niente deroga. L’annuncio di Lombardo con cui diceva che si erano superati i “paletti” della legge nazionale è andato a infrangersi. I paletti sono quelli che obbligano i Comuni al rispetto del Patto di Stabilità, al tetto del 40% della spesa dedicata al personale eal turnover consentito consentito solo al 20%.

La stabilizzazione così come prevista avrebbe causato un danno alle casse comunali. Dopo l’approvazione della legge del dicembre 2010 “sulle misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato negli enti locali” e le frime degli assessori Cghinnici, Piraino e Armao su una apposita circolare, adesso l’acqua gelida della Corte dei Conti.

Alcuini sindaci, prima di applicare la legge ora bocciata dalla Corte dei Conti, avevano richiesto un parere. La Magistratura contabile ha risposto che la deroga del tetto del 20% del turnover non è prevsita in alcuna legge, ma solo nella circolare del Governo regionale; che le norme statali prevedono concorsi per le assunzioni e, infine, che i contributi della Regione vanno interamente conreggiati nel calcolo della spesa per il personale.

Il parere emesso dalla Corte dei Conti ha subito bloccato qualsiasi tipo di stabilizzazione.

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