GIUSTIZIA, A ROMA IN MILLE, TRA AVVOCATI, CITTADINI E SINDACI, PER CHIEDERE RIFORME VERE

Si è tenuta oggi a Roma, all’Ergife, la manifestazione nazionale dell’avvocatura, indetta dall’Oua (Organismo Unitario dell’avvocatura, la rappresentanza politica forense). Oltre 1000 partecipanti, tra avvocati di tutti i fori, Comitati cittadini, sindacati dei lavoratori (Flp e Cgil), sindaci e parlamentari nazionali e europei.

Era presente il Cnf, con il segretario, Andrea Mascherin e la Cassa Forense, con il consigliere di amministrazione, Valter Militi. Per le associazioni: l’Aiga con Alfredo Serra e l’Anai con Maurizio de Tilla. Per il Coordinamento nazionale dei Fori Minori, Walter Pompeo. Nel corso dei lavori, sono intervenuti, tra gli altri, la vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, il componente della Commissione Giustizia del Senato, Lucio Malan (Pdl) e la componente della Commissione Giustizia della Camera, Maria Greco (Pd). Per la magistratura il vice presidente dell’Anm, Valerio Savio.

Per il vice presidente dell’Oua, Filippo Marciante, che ha moderato i lavori, insieme al giornalista del Tg1, Francesco Giorgino, quella di oggi “una bella giornata, di protesta ma anche di proposta contro una riforma della geografia giudiziaria inutile, incostituzionale (20 rinvii alla Consulta) e che non produce risparmi. Dal 13 settembre cominciano traslochi verso strutture spesso inesistenti e verso tribunali già caotici e inefficienti a scapito di realtà che invece funzionano bene”.

“Buona – aggiunge – la risposta dei parlamentari: positivi gli interventi del senatore Malan (Pdl) e dell’onorevole Greco (Pd) che testimoniano quanto il Parlamento possa fare per prorogare intanto l’entrata in vigore di questo scempio ma anche per modificarne l’impianto. Positiva nei gironi scorsi anche la disponibilità al confronto del sottosegretario Berretta. Tutti passi in avanti rispetto all’atteggiamento di chiusura dell’ex ministro Severino”.

“Infine – conclude Marciante – ma non meno importante, da questa platea e dalle migliaia di avvocati che si sono astenuti ieri e oggiAggiungi un appuntamento per oggi, arriva una richiesta chiara: serve un intervento urgente sui parametri dei compensi, serve il via libera al decreto correttivo. La categoria è allo stremo”.

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