EMENDAMENTO CAMBIO NOME DELLE CITTA’ TERMALI: PERPLESSITA’ DEL COMMISSARIO DELLO STATO, MA MANGIACAVALLO HA PRONTO UN DDL

Un emendamento alla legge di stabilità della Regione Sicilia attualmente in discussione o un successivo disegno di legge se l’atto, come appare probabile, non dovesse trovare spazio nella manovra.

C’è un nuovo tentativo per modificare il nome di Sciacca in Sciacca Terme. Lo sta facendo Matteo Mangiacavallo, deputato all’Ars del movimento Cinquestelle, che con il suo gruppo ha presentato ben 200 emendamenti alla legge Finanziaria regionale, tra cui quelli che l’abrogazione della legge con cui dieci anni fa si stabiliva l’indizione di un referendum per quei Comuni sicliani che volevano cambiare nome.

Con l’emendamento si dà facoltà ai consigli comunali di deliberare tale modifica, evitando il lungo e costoso iter del referendum, che a Sciacca si fece esattamente dieci anni fa, nel 2003, conclusosi con il mancato raggiungimento del quorum.

“Il mio emendamento è finito purtroppo tra quelli aggiuntivi e potrebbe non essere trattato – dice Mangiacavallo – prevede di assegnare tale facoltà solo agli otto Comuni termali siciliani, lasciando invariata la legge del referendum per tutti gli altri. Dobbiamo ancora stabilire con il mio gruppo le priorità dei nostri 200 emendamenti, poi valuteremo il percorso politico successivo. Il commissario dello Stato ha mostrato qualche perplessità, ritenendo l’emendamento estraneo alla legge di stabilità. In ogni caso, sono pronto a predisporre eventualmente un disegno di legge, in modo da consentire alla città di Sciacca di dotarsi di un toponimo che valorizza la propria risorsa termale, sperando naturalmente che le Terme possano superare l’attuale momento di difficoltà”.

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