EMDINCAMICA, IL COMITATO CITTADINO SANITA’ SI RIVOLGE ALL’ASSESSORE REGIONALE

Nello stesso giorno in cui il sindaco Fabrizio Di Paola scrive l’ennesima nota al direttore generale dell’Asp in ordine alla carenza di personale nel reparto di emodinamica, il comitato cittadina per la sanità sugli stessi temi cerca di volare più alto e si rivolge invece all’assesosre regionale alla sanità Baldo Guarraci.

Ecco il testo della lettera, in cui il coordinatore Ignazio Cucchiara e il portavoce Franco Giordano segnalano la condizione di assoluta pericolosità in cui da troppo tempo operano i medici in servizio presso l’emodinamica.

“Da oltre tre mesi l’organico della suddetta struttura si è ridotto alla metà dell’organico previsto, ossia 2 medici su quattro, in seguito al pensionamento del primario e allo scadere dell’incarico di un altro dirigente medico. Quindi da oltre tre mesi due soli medici garantiscono il servizio presso una struttura salvavita la cui rilevanza nella rete delle emergenze non è il caso venga da noi spiegata alla S.V..

Questi due medici lavorano da oltre tre mesi senza potere osservare nessun riposo e, quel che è più grave, subendo una sovra esposizione alle radiazioni impiegate durante le procedure tipiche della disciplina e che per qualcuno di loro sta raggiungendo livelli di assoluta criticità. Oltre a ciò, nel mese di dicembre scadrà l’incarico di uno di questi due medici, essendo l’altro l’unico medico di ruolo. Le scadenze degli incarichi erano e sono ovviamente a conoscenza degli uffici amministrativi così come la collocazione a riposo del primario, dr Saccone, per cui sarebbe stato agevole predisporre in tempo gli atti idonei a garantire continuità all’attività di un così prezioso reparto, nonché condizioni di lavoro appena dignitose per il personale che vi opera. Solleciti, richieste di provvedimenti urgenti per ripristinare il personale mancante sono stati prodotti dai medici dello stesso reparto, dalla direzione sanitaria, riproposti dallo scrivente Comitato, nonché dalle TV che trasmettono nel territorio di Sciacca e dell’Agrigentino.

Cionostante, la “pratica” relativa ai due medici “lost in hemodynamic” sembra essere stata trattata al pari di una qualsiasi altra pratica d’ufficio, con l’incredibile grottesca storia di due coniugi specialisti della branca, attualmente operanti nel nord Italia, che avrebbero voluto trasferirsi in tandem a partire dal 1 novembre, ai quali sarebbe stata concessa una ulteriore proroga al 16 novembre e che alla fine avrebbero graziosamente comunicato il loro diniego (1).

A quel punto (20 novembre) la direzione dell’ASP di Agrigento comunica che finalmente per la nomina sarebbe stata utilizzata la relativa graduatoria dell’Ente (2), facendo intravedere la possibilità che le precedente trattativa avesse riguardato dirigenti medici non compresi un quella graduatoria. Alla luce delle superiori considerazioni, il Comitato per la difesa della Sanità di Sciacca ritiene di dover sottoporre alla S.V. la necessità di un urgente intervento ispettivo presso il P.O. di Sciacca”. 

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