DELITTO CORRAO: MOTIVO PASSIONALE? DOMANI L’AUTOPSIA

Orrenda la fine dell’ex parlamentare e uomo di cultura

Si è conclusa in modo orribile la vita di Ludovico Corrao, 84 anni, uomo di profonda cultura e umanità prima che protagonista politico con il Pci tra gli anni Cinquanta e Ottanta, autore indiscusso della rinascita di Gibellina, rasa al suolo dal terremoto del ‘68 che distrusse la valle del Belice. La sua vita si conclude sgozzato con un coltello da cucina, con le vene dei polsi tagliate, in testa i segni di colpi inferti con una statuetta e in un lago di sangue. Corrao è stato assassinato nella sua camera da letto, nell’appartamento dove viveva da qualche anno e che si trova all’interno del baglio che ospita la Fondazione Orestiadi, l’ente al quale si dedicava anima e corpo. L’omicida è il domestico, Saiful Islam, 21 anni originario del Bangladesh. Lo ha lavato nella vasca da bagno, poi in camera da letto lo ha colpito con una statuetta e l’ha sgozzato.

Corrao aveva assunto il domestico due anni fa; il ragazzo viveva in un appartamento attiguo a quello di Corrao. Tra i due, raccontano amici e parenti, i rapporti erano buoni; il ragazzo spediva parte dello stipendio alla famiglia in Bangladesh per pagare gli studi a un fratello e da qualche giorno stava facendo pratica per prendere la patente, grazie proprio all’aiuto di Corrao.

Domani sarà effettuata l’autopsia nel cimitero di Castelvetrano, mentre i funerali saranno celebrati giovedì prossimo alle ore 9.

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