CHE BELLA LA CITTA’ SENZA ERBACCE. IL CANTIERE DI SERVIZI STA FUNZIONANDO POSITIVAMENTE

I marciapiedi delle varie zone della città sono stati scerbati. L’immagine è davvero positiva, quasi “europea”

Vivere una città pulita, con i servizi che funzionano, è il sogno di tanti. A volte i sogni si avverano, anche se per periodi limitati. I cantieri di servizi funzionano e l’idea di utilizzarli anche screbando la città si è rilevato vincente. L’Amministrazione comunale ha visto bene, ma soprattutto ha reso un servizio utile alla comunità.

Da qualche giorno vediamo per le vie della città i lavoratori che scerbano. Sono i lavoratori utilizzati con due cantieri di servizi, coordinati dal geometra Enzo Saladino, del Comune di Sciacca. Un progetto pensato dall’assessore Ignazio Bivona e che il sindaco Di Paola sta “monitorando” con particolare attenzione. Effettivamente, il progetto si sta rivelando utile e si percepisce in modo evidente. Diverse zone sono state già scerbate, il lavoro continua.

Marciapiedi, finalmente, liberati dall’invasione di erbacce che offrono una non bella immagine della città. Vivere in un contesto di pulizia fa piacere a tutti. E il lavoro che si sta compiendo in queste settimane è davvero encomiabile. Tenere pulità la città è un bene prezioso per tutti. Ma non è solo compito dell’Amministrazione. E’ un obiettivo che si raggiunge con il concorso di tutti, soprattutto dei cittadini.

Forte è l’uso di considerare il suolo pubblico come terra di nessuno. E giù con ikl depositio di carte e cartacce, sacchetti, bottiglie di plastica, cicche di sigaretta. Se ognuno facesse il proprio compito e mettesse in campo una buona dose di senso civico, certamente Sciacca sarebbe bella per come vantiamo che è.

Il problema della scerbatura non è semplice per ul territorio vastissimo come quello saccense. I costi per una scerbatura costante nell’arco dell’anno ono consistenti. Tenere pulita la città è un beneficio per tutti, per i residenti e per quanti decidono si spendere soldi per soggiornare o visitare la nostra città.

Una buona dose di “europeizzazione” non farebbe male. Impariamo a farlo. Il vantaggio è per tutti, è di tutti.

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