CARO DI PAOLA: LETTERA APERTA DI MASSIMO RASO AL SINDACO DI SCIACCA

Lettera aperta del segretario provinciale della Cgil Massimo Raso al sindaco Fabrizio Di Paola per smorzare le polemiche tra amministrazione comunale saccense e sindacato in ordine alla gestione della raccolta dei rifiuti.

In particolare, Di Paola ha avuto uno scontro con il settore Funzione pubblica della Cgil, per cui il segretario generale, da saccense, ha sentito l’esigenza di intervenire personalmente con una lettera aperta indirizzata al primo cittadino. Raso vuole che si chiuda definitivamente la contesa e sottolinea come l’amministrazione comunale di Sciacca non è controparte del sindacato. Lo sciopero dei dipendenti della Sogeir, dice Raso, è contro il loro datore di lavoro.

“L’amministrazione comunale di Sciacca non è nostra controparte – dice il segretario provinciale della Cgil – se non nega che anche con essa abbiamo cercato, in tutti questi mesi, un dialogo possibile; se non nega l’evidenza dei fatti: non può pensare di avere un servizio che costa 450.000 e versarne, con grandi fatiche, 110.000; se non cerca di intimidire, anche a mezzo querele presentate da un suo assessore, l’azione del sindacato. Noi sappiamo bene dove risiedono le responsabilità – aggiunge – e abbiamo con ripetute manifestazioni, dal 2008 ad oggi, denunciato l’insostenibilità dell’attuale sistema dei rifiuti ed anche il progressivo impoverimento che la politica dei “tagli lineari” che i governi nazionali e regionali hanno imposto anche al sistema delle autonomie locali”.

Raso sottolinea che alle manifestazioni e cortei organizzati in provincia, non c’è mai stato al loro fianco il gonfalone e la fascia tricolore del Comune di Sciacca.

“Il nostro unico obiettivo – conclude – è assicurare certezza e regolarità di reddito e lavoro alle persone che rappresentiamo. Nessun secondo fine, nessuna voglia di pretestuosa strumentalità verso le amministrazioni comunali, che vorremmo invece al nostro fianco davvero, poiché non dovrebbe esserci contraddizione tra fare gli interessi della città e quelli degli operatori che rivendicano un giusto diritto.

Pertanto, caro Fabrizio Di Paola – conclude Massimo Raso nella lettera aperta al sindaco – ti posso assicurare che la Cgil non ti ha eletto quale proprio nemico o interlocutore polemico, per questo sbagli a considerarci “nemici” e Ti invito a riconsiderare le posizioni assunte”.

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