ASSOLTI IN APPELLO SINDACO, TECNICI E IMPRENDITORE. ERANO ACCUSATI DI FALSO IN ATTO PUBBLICO
La Corte di Appello di Palermo, Sezione Seconda Penale, presieduta dal Dr Marraffa e composta dai consiglieri Barresi e Pellegrino, accogliendo gli appelli e le richieste orali dei difensori Avvocati Giovanni e Giuseppe Vaccaro, Raimondo e Assunta Alaimo e Marcello Montalbano, ha assolto perché il fatto non sussiste l’ex Sindaco di Alessandria della Rocca Ing. Giuseppe Vaccaro, il Tecnico Comunale Geom. Andrea Castellano, il Direttore dei Lavori Ing. Pietro Agnello, il Collaudatore Ing. Vito Caradonna e l’Imprenditore Gaetano Di Maria, dal reato di falso in atto pubblico, in concorso.
La vicenda è relativa alla realizzazione della Casa di Riposo per Anziani del centro montano ed in particolare ai lavori di completamento della stessa ed al relativo collaudo. Il Tribunale di Sciacca, presieduto dal Dr Genna, aveva assolto gli imputati dalle varie ipotesi accusatorie di abuso d’ufficio, condannando gli stessi alla pena di otto mesi di reclusione soltanto per il reato di falso. Secondo l’accusa il collaudatore, in concorso con il direttore dei lavori e della ditta, aveva attestato che i lavori erano collaudabili, mentre la struttura versava in stato di degrado, a causa di danneggiamenti ed atti di vandalismo accertati dai Carabinieri, mentre il sindaco ed il tecnico avrebbero apposto successivamente la data nell’atto di collaudo.
Il PG Dr Fici aveva insistito per la conferma della sentenza di condanna. La difesa ha invece sostenuto, insistendo negli appelli e nelle memorie depositate, che i lavori erano collaudabili (il degrado infatti riguardava altra parte dell’immobile), che l’apposizione della data era solo il frutto di un errore e comunque non aveva alcuna rilevanza; che quindi il concorso nel falso non sussisteva. La Corte ha riformato la sentenza, assolvendo gli imputati con la formula più ampia anche per la residua imputazione, pur dichiarando falsa soltanto la data del certificato.