AL LICEO CLASSICO SI E’ PARLATO DI CULTURA DELLA LEGALITA’

Tanta partecipazione e il grido forte “No alla mafia” ieri sera al liceo classico Fazello alla presentazione del libro di Alessandro Chiolo dal titolo “Nome in codice Quarto Savona 15”.

Il libro racconta la storia di un viaggio, quello della Croma blindata apripista del caposcorta del giudice Falcone, che il 23 maggio 1992, colpita in pieno dalla deflagrazione di 600 chili di tritolo, fu ritrovata nel tardo pomeriggio di quel giorno, distrutta, in un uliveto a diverse centinaia di metri di distanza dal luogo dell’attentato.

La storia di questo viaggio è la storia di un percorso che non finisce sotto il tritolo del 23 maggio ma che continua ancora oggi e che permette a quell’auto di percorrere ulteriori chilometri. Il libro racconta la storia di chi viaggiava su quell’auto, Antonio Montinaro e i ragazzi della “Quarto Savona 15” (nome in codice della scorta), è la storia della famiglia di Antonio Montinaro e di sua moglie, Tina Montinaro vera artefice di un viaggio che ancora continua. Tina Montinaro ieri sera era a Sciacca ed ha emozionato il pubblico presente.

Donna determinata e grintosa, Tina 23 anni fa ha deciso di rimanere in Sicilia insieme ai due figli piccoli e iniziare quel percorso che tiene ancora in vita tutti i giorni la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per dare un futuro migliore alle nuove generazioni.

Molto importante il contributo degli altri partecipanti all’iniziativa, il pubblico ministero della Procura di Sciacca Michele Marrone e il segretario nazionale del sindacato di lavoratori della Polizia Vittorio Costantini.

L’iniziativa organizzata dal Rotary Club presieduto da Filippo Marciante e condotta dal giornalista del quaotidiano La Sicilia Giuseppe Recca, è stata tappa di un percorso di cultura e legalità che deve partire dalle scuole e raggiungere tutti i settori di una società corrotta, dove le istituzioni continuano a stare in stretto contatto con il mondo dell’illegalità e della corruzione.

Alcuni studenti hanno dialogato con i relatori e tenuto alta l’attenzione del mondo giovanile. Il convegno ha lanciato dunque un messaggio di speranza che attraversso la conoscenza arriva nelle coscienza della persone.

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