ACCORPAMENTO ISTITUTO D’ARTE “BONACHIA”: BELLANCA SCRIVE A D’ORSI E AI CONSIGLIERI PROVINCIALI SACCENSI

Sulla possibilità di accorpare il prestigioso istituto d’arte “Bonachia”, il presidente del Consiglio comunale scrive una lettera al presidente della Procincia e ai Consiglieri provinciali aaccensi.

“Il Decreto Legge sulla “Razionalizzazione e dimensionamento degli istituti scolastici”- scrive Bellanca- rischia di ridimensionare l’Istituto Scolastico della città di Sciacca che maggiormente caratterizza le peculiarità storiche, artistiche e culturali del territorio. E’ impensabile pensare ad un accorpamento dell’istituto Statale d’Arte “Giuseppe Bonachia” solo perché invece di 500 di alunni iscritti ne vanta 465. Ho appreso di un serie di riunioni promosse opportunamente dalla Provincia Regionale di Agrigento in previsione dell’anno scolastico 2012-2013. L’inserimento dell’istituto d’arte tra quelli a rischio accorpamento sta creando in città forte malcontento, è urgente attivare al più presto ogni iniziativa istituzionale possibile per evitare che l’importante scuola della città perda la propria autonomia. La Provincia deve avanzare, nel rispetto della legge, una propria proposta con apposita delibera di Giunta che costituirà il primo passo verso la razionalizzazione degli istituti scolastici. Ho appreso della possibile apertura di una sede distaccata dell’Istituto e questo potrebbe risolvere il problema, ma occorre tenere desta l’attenzione”.

Bellanca rivolge un invito alla autorità a cui scrive “al fine di programmare per tempo una serie di incontri e predisporre un coordinamento locale che valuti la situazione e vigili sull’iter amministrativo. E’ importante adottare le opportune iniziative e vigilare per scongiurare tale ipotesi. Mi rivolgo in particolare ai Consiglieri provinciali di Sciacca, cd in primo luogo al Dottore Ezio Di Prima, che il sottoscritto ha contributo ad eleggere alla Provincia, affinchè oltre ad occuparsi quotidianamente dei fatti della politica locale, si occupi di vigilare sulla problematica in questione e dia un contributo fattivo ad un problema che riguarda l’Ente nel quale svolge la sua attività istituzionale”.

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