“SPENDING REVIEW”: VOTA A FAVORE MARINELLO, CONTRARIO MESSINA, ASSENTE MANNINO

In sintesi i contenuti del decreto sui tagli che ora e’ diventato legge

La Camera ha approvato il decreto spending review, che in precedenza aveva avuto l’ok dal Sensto con la fiducia sul maxiemendamento del governo. Questi in sintesi i contenuti:

 

 

 

 

Il temuto aumento dal prossimo ottobre di un punto delle due aliquote dell’10% e del 21% dell’Iva slitta a luglio 2013.

Esodati, altri 55mila privi sia di lavoro che di pensione, potranno accedere alla pensione con le vecchie regole.

Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.

Organici P.A. Riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente.

Buono pasto non oltre 7 euro.  

Slitta di due anni l’obbligo del taglio del 15% degli affitti per immobili in uso alle amministrazioni.

Auto blu. Tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%.

Scuola. Dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.

Ospedali. Entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto a un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati. Regioni. Sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; – un miliardo i successivi due anni.

Irpef regioni in rosso. Rischio nuove tasse nelle regioni in deficit nella sanità (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte). Possono anticipare al 2013, invece del 2014, la maggiorazione dell’addizionale regionale sull’irpef, che potrà salire fino all’1,1%.

Studenti fuoricorso. Aumenti in arrivo per le tasse degli universitari fuoricorso, che potranno anche raddoppiare per quelli con reddito alto. Le tasse potranno aumentare fino a +25% per i fuoricorso con reddito familiare sotto i 90mila euro, fino a +50% con reddito tra 90mila e 150mila euro, e fino a +100% con un reddito oltre i 150mila euro.

Aumenti rette, al riparo solo universitari a reddito basso. Un calmiere per le tasse universitarie pagate dagli studenti con basso reddito. Nessun aumento delle rette, fino al 2016, per gli studenti in regola con gli esami e che hanno un reddito familiare fino a 40mila euro. Per le altre fasce di reddito non è previsto un blocco e quindi gli studenti potrebbero vedersi aumentare le rette anche se in regola con gli esami.

Farmaci di marca. I medici avranno l’obbligo di indicare nella ricetta il principio attivo, ma anche la “facoltà” di indicare medicinali ‘griffati’. Questa indicazione facoltativa diventa vincolante per il farmacista se viene inserita, “corredata di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità”.

Stipendi manager. Previsto un tetto di 300mila euro per gli stipendi dei manager e dei dipendenti delle società non quotate partecipate dallo stato, compresa la Rai.

Farmacie. Resta l’aumento dello sconto sui medicinali dovuto dalle farmacie al servizio sanitario nazionale, ma viene ridotto al 2,25% dal 3,65%. Confermato anche l’incremento della quota che le aziende farmaceutiche devono pagare alle regioni, ma diminuisce dal 6,5% al 4,1%. Dal 2013 scatterà un nuovo sistema di remunerazione della filiera.

Riordino province. Gli enti dovranno essere ridotti ma con un “riordino” e non una “soppressione”. Restano i requisiti minimi di popolazione e territorio, che eliminano le amministrazioni più piccole, e per i comuni che vogliono cambiare provincia dovrà esserci contiguità territoriale. Entro 90 giorni ogni regione dovrà trasmettere al governo una proposta di riordino.

Fondi a comuni e province. Arrivano 800 milioni per i comuni: 300 milioni presi da un fondo già destinato alle amministrazioni locali e 500 milioni da un fondo dell’agenzia delle entrate che serve anche per i rimborsi fiscali alle imprese. Dallo stesso fondo dell’agenzia fiscale saranno attinti 100 milioni per ridurre il debito delle province.

Prefetture e città metropolitane. Raddoppiano i risparmi che dovranno essere garantiti dalla riorganizzazione delle prefetture, mentre per le città metropolitane saranno create delle conferenze ad hoc incaricate di definirne lo statuto. Enti autonomie locali. Salta l’obbligo per le autonomie locali di tagliare o accorpare enti e agenzie, ma resta l’obiettivo di ridurne la spesa almeno del 20%.

Società in-house. Cancellato l’automatismo per la vendita delle società in-house degli enti locali. Il meccanismo automatico per la privatizzazione o messa in liquidazione delle società sarà sostituito da una procedura che consente una verifica sul ruolo e le attività di queste aziende pubbliche.

Agenzie fiscali. Arrivano 13,8 milioni Di euro per rafforzare gli organici delle agenzie fiscali dopo la riduzione dei dirigenti.

Carabinieri e Gdf. Carabinieri, guardia di finanza, capitanerie di porto e polizia penitenziaria non subiranno i tagli sul numero degli ufficiali e sulle promozioni.

Viminale e Farnesina. Per il personale del ministero dell’interno e per i diplomatici e i dirigenti del ministero degli esteri il termine per la riduzione degli organici viene spostato al 30 aprile 2013, sei mesi in più rispetto al 31 ottobre 2012 stabilito per tutti.

Pensioni insegnanti. Non saranno applicate le nuove regole pensionistiche della riforma fornero per gli insegnanti che entro il 31 agosto matureranno i requisiti per andare in pensione dal primo settembre 2013.

Scioperi servizi pubblici. Multe raddoppiate per le proteste dei lavoratori nei servizi pubblici essenziali fatte in violazione della legge sullo sciopero.

Arsenale Venezia. La proprietà dell’arsenale passa al comune di venezia, che ne assicura “l’inalienabilità, l’indivisibilità e la valorizzazione attraverso l’affidamento della gestione e dello sviluppo alla arsenale spa”.

Case enti. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta.

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