Sesso online: scatta la stretta. Dal 12 novembre fuori dai 48 siti porno
I gestori dei siti dovranno garantire la verifica della maggiore età, anche attraverso sistemi “token” che tutelano la privacy
Dal 12 novembre, l’accesso ai principali siti pornografici sarà molto più difficile per i minori. L’AgCom ha imposto l’obbligo di verifica dell’età tramite app di identificazione, in attuazione del Decreto Caivano e della delibera 96/25/CONS. Il provvedimento riguarda 48 portali tra i più visitati in Italia e nel mondo, come Pornhub, YouPorn e OnlyFans, spesso frequentati anche da giovanissimi. Secondo il CNR, l’88% dei maschi e il 40% delle femmine tra gli 8 e i 16 anni guarda contenuti pornografici online, mentre solo 1,2 milioni di dispositivi sono dotati di parental control.
La nuova norma vieta esplicitamente l’accesso dei minori a contenuti pornografici, ritenuti dannosi per la dignità e la salute mentale. I gestori dei siti dovranno garantire la verifica della maggiore età, anche attraverso sistemi “token” che tutelano la privacy. Tuttavia, restano dubbi sull’efficacia: come già accaduto in altri Paesi, l’uso di VPN potrebbe aggirare facilmente le restrizioni geografiche. Il caso Francesca Barra e l’allarme deepfake porno hanno inoltre riacceso il dibattito sulla protezione della privacy e sulla necessità di controlli più severi nel digitale.




