SEQUESTRO DEPURATORI, INTERCOPA: “E’ UN ATTENTATO ALLA SALUTE PUBBLICA”. E CHIEDE IL COMMISSARIAMENTO DELL’ATO IDRICO
“Con il sequestro del depuratore di Cattolica Eraclea da parte della Procura di Agrigento siamo a quota cinque!”, scrive in una nota Inter.Co.PA (Comitato intercomnale per la gestione pbblica dell’acqua), chiedendosi come mai “nel breve spazio di cinque mesi, le Procure di Agrigento e Sciacca abbiano sequestrato ben cinque depuratori (Ribera, Licata, Agrigento, Villaggio Mosè e, in ultimo, Cattolica Eraclea) senza che l’Ato Idrico di Agrigento sia mai intervenuto per esercitare il suo ruolo di controllore del rispetto delle regole contrattuali da parte del gestore Girgenti Acque”.
“Nel caso dei depuratori, se le accuse venissero confermate- scrive il coordinatore Franco Zammuto- si potrebbe configurare un attentato alla salute dei cittadini oltre alla truffa per il pagamento di canoni di depurazione non dovuti. Stesso discorso potrebbe farsi per le Amministrazioni comunali che non si sono mai accorte di nulla mentre le Procure, a seguito di varie denunce da parte di comitati e semplici cittadini, dopo anni di indagini, stanno provando a dimostrare che i servizi di depurazione sono gravemente compromessi”.
Per Inter.Co.PA appare scontato che “se il gestore idrico dovesse risultare responsabile, altrettanto andrebbe considerato l’ATO Idrico che in questi anni non ha esercitato il suo ruolo di controllore, verificando costantemente il rispetto del oneri contrattuali e comminando le opportune sanzioni, fino a chiedere la risoluzione per gravi e manifeste inadempienze”.
Per il Comitato, “anche le Amministrazioni comunali che si sono succedute non sono esenti da responsabilità, tenuto conto che il controllo sull’inquinamento e sull’eventuale truffa nei confronti dei propri cittadini è anche di loro competenza. Stando così le cose, il comitato Inter.Co.PA chiede che le Procure commissarino del tutto l’inutile ATO idrico, continuando ad esercitare la propria azione finalizzata al ripristino della legalità nella gestione del servizio idrico integrato e a tutela, finalmente, dei cittadini”.