RIFIUTI, IN CASSA DELLA SOGEIR SOLO 1.000 EURO. DA LUNEDI’ SI RISCHIA LO STOP DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

Il Commissario Raitano avverte i Comuni morosi che incorrono nel reato di interruzione di pubblico servizio

E’ la solita musica, la Sogeir ha in cassa solo 1.000 euro. L’allarme è stato lanciato e i Comuni soci sono stati avvertiti: così non si può andare avanti, si rischia la paralisi della raccolta dei rifiuti. Ma mentre nel conto corrente della Sogeir ci sono solo 1.000 euro, la società vanta circa 2 milioni di crediti da parte dei Comuni soci.

E qui la storia è sempre uguale. Ci sono Comuni che pagano regolarmente le fatture della Sogeir per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma ci sono tanti altri Comuni che non onorano gli impegni assunti. La cosa strana è che Comuni inadempienti continuano ad essere tali, senza che succede nulla.

Mentre il Comune di Sciacca è in regola con i pagamenti, come il Comune di Ribera, ci sono, invece, Comuni che devono una montagna di soldi alla Sogeir. Menfi deve 320.000 euro, Bivona 200 mila euro, Alessandria della Rocca 130 mila euro, Cianciana 160.000 euro, San Biagio Platani 220 mila euro, Lucca Sicula 130 mila euro, Santo Stefano di Quisquina 170.000 euro.

Caltabellotta deve 85 mila euro, Calamonaci 36, il “virtuoso” Comune di Burgio 33 mila euro, Santa Margherita Belice 73 mila euro, Villafranca Sicula 35 mila euro. 

Il Commissario Starordinario Raitano non può pagare ancora il saldo delle tredicesime ai lavoratori, e il pagamento delle retribuzioni di dicembre 2015 e gennaio 2016. Inoltre,la Sogeir si trova in una “insostenibile situazione indebitamento verso l’erario,gli enti previdenziali ed i vari debitori”.

Vincenzo Raitano avverte che la raccolta dei rifiuti potrebbe essere bloccata dal prossimo 25 gennaio con “inevitabili ripercussioni gravissime in termine di salute dei cittadini e tensioni sociali”.

Raitano è altrettanto chiaro e nella lettera inviata ai sindaci scrive che se i Comuni non pagano è evidente “la potenziale causa di interruzione di pubblico servizio”.

 

I cosiddetti paesi della “Montagna”, devono complessivamente un milione di euro. Pochi Comuni,piccoli, ma che devono circa metà del credito che vanta la Sogeir.

Eppure, verso loro nessun provvedimento drastico, neanche la protesta da parte dei sindacati. I fornitori della Sogeir hanno chiuso i rubinetti e non forniscono nulla. I lavoratori prestano il servizio ma rimangono senza soldi. Il tutto con assoluta tolleranza verso quei Comuni che devono dare tanti soldi.

C’è qualcosa di strano, qualcosa che passa liscio, come olio. Eppure, sono tutti i Comuni a vivere difficoltàò finanziarie, ma è pure vero che tanti altri Comuni che fanno parte della Sogeir onorano gli impegni.

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