L’inchiesta avrebbe svelato una fitta rete corruttiva attorno a Girgenti Acque, società che gestiva il servizio idrico nell’Agrigentino. Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della società e, in particolare del suo presidente Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici. Un “sistena Campione” che la Procura della Repubblica confermerà nei dibattimenti, mentre le difese saranno impegnate a smontare l’impianto accusatorio.
Nella lista degli imputati ci sono i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, forze dell’ordine, l’ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere “salvato” Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia, e il presidente uscente dell’Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l’accusa di finanziamento illecito al partito.