PISTA CICLABILE, BOTTA E RISPOSTA TRA ASSESSORE NERI E INGEGNERE DI GIOVANNA. SI RISCHIA LA VENDITA DEI LOTTI FERROVIARI

Il nostro giornale, ieri, ha sollevato la questione del progetto della pista ciclabile, tratta Sciacca-Verdura, “tolto” dal Pianio triennale delle opere pubbliche approvato la scorsa seduta consiliare, la cui delibera è stata resa esecutiva con il voto determinante del consigliere del M5S Alessandro Curreri.

Uno scambio di vedute su Facebook è generato tra l’assessore ai Lavori Pubblici, ingegnere e architetto Giuseppe Neri, e l’ingegnere Mario Di Giovanna che, insieme all’associazione SciaccaPedala, è stato tra i principali fautori dell’elaborazione dei due progetti che complessivamente sommavano a 25 chilometri di pista ciclabile, collegando la costa saccense dal Verdura al Carboy. Progetto, tra l’altro, definito e ammannito di tutti i pareri ( genio civile, soprintendenza, ufficio dogane, capitaneria di porto, etc).

Nel Piano triennale approvato inoltre sono inserite, tra l’altro, le rotonde del PUMS che non sono nemmeno al livello di studio di fattibilità. Infine non si spiegherebbe perchè una parte del progetto quello da contrada Foggia a Menfi è stato inserito mentre il resto è stato escluso.

“Grazie al progetto di pista ciclabile- scrive Mario Di Giovanna- si è evitato lo spezzatino della linea con vendita a privati ( erano già stati pubblicati i bandi fermati grazie alla denuncia di #sciaccapedala) e conseguente edificazione e sperpero di una risorsa straordinaria. Ferservizi è comunque già pronta a rimettere in vendita la tratta. Infine il progetto ciclabile è valido e su Sciacca con la creazione della metropolitana verde e la presenza degli alberghi avrebbe ricadute straordinarie per la città”.

Replica l’assessore Neri. “Aver stralciato la pista ciclabile dalla seconda o la terza annualità non vuol dire non volerla realizzare. Non si può essere ancorati ad uno strumento obsoleto come il Programma triennale delle Opere pubbliche. L’amministrazione vuole ripartire con lo strumento di pianificazione, investendo sulle nuove linee guida comunitarie di finanziamento.  Se si osserva con giudizio l’elenco annuale, che è il vero strumento economico finanziario legato al bilancio, ci si accorge che questo è perfettamente in linea con gli strumenti di programmazione comunitari. Le linee di finanziamento di questa prima tornata, a parte la misura del Credito Sportivo ( che non è un finanziamento ma un mutuo) non prevedono indirizzi in tal senso. Ciò non toglie che qualora ci fosse la possibilità di un bando che preveda questa tipologia di iprogettazioni, potremmo inserire uno studio di fattibilità o un preliminare direttamente nell’elenco annuale per aver la possibilità di farcelo finanziare. Sarò comunque disponibile dal prossimo lunedì a discutere di questa scelta, in Comune”.

Ma per Mario Di Giovanna, le cose stanno diversamente. “I 2 progetti della greenway Ferdinandea sono di livello definitivo ed ammanniti di tutti i pareri previsti per legge ( per inciso tra i pochissimi progetti con questo livello di progettazione del comune di Sciacca), non è necessario quindi inserire alcuno studio di fattibilità o preliminare nell’elenco annuale. Grazie proprio all’inserimento di quei progetti definitivi nel Piano triennale delle opere pubbliche, con l’azione di denuncia di #Sciaccapedala, la Ferservizi ritirò 3 bandi di alienazione della linea ed ha, con convenzione col comune di Sciacca, proceduto al frazionamento catastale della linea ferrata, sospendendo la vendita per 5 anni dalla convenzione per permettere a Sciacca di recepire i finanziamenti per la realizzazione della greenway“.

“L’eliminazione dal Piano Triennale delle opere pubbliche-continua Di Giovanna-temo potrebbe far ripartire quei bandi di alienazione. Non comprendo la logica che ha portato ad eliminare il tratto Sciacca/Verdura e a mantenere stralciando la Tonnara, il lido, la Marina e lo Stazzone, il lato Ovest della pista ciclabile. Se è inutile inserirli si eliminano tutti. Perchè prendersi la briga di eliminare il lato est e di inserire modificandolo il lato ovest?”

 


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